di TERESA ALOI
Si è geni quando si rompe il muro del tempo. Quando quella genialità che illumina le civiltà che oltrepassa, resiste ai secoli. E Leonardo da Vinci genio lo era davvero.
Milioni e milioni di studi hanno cercato di andare oltre, di scavare a fondo nelle sue opere. Per comprendere e cercare di capire il suo genio, capace di spaziare dall’arte all’architettura, dalla meccanica alla medicina.
A Linz, in Austria, all’Ars Electronica Festival, uno dei massimi eventi mondiali dedicato alle differenti applicazioni delle nuove tecnologie nell’ambito dell’arte, della musica e della vita di tutti i giorni che quest’anno compie 40 anni, Leonardo da Vinci c’era. E con Leonardo anche la T.E.A., azienda catanzarese, guidata da Elena Console, che da circa vent’anni opera nell’ambito dei Beni culturali.
Il lavoro presentato è un avveniristico allestimento multimediale in 8K, LSF-500, curato da Franz Fischnaller, artista italiano conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per la creatività e la spettacolarità della sua opera, la cui attività ha come fondamento quel processo di creatività transmediale, che esplora numerose discipline, tra cui arte visuale, tecnologia, scienza, new media design, beni culturali, scienze umane e social.
LSF-500 si basa sul ben più complesso progetto “Opere di Leonardo”, ideato e realizzato dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICRCPAL) di Roma, consistente in una serie di attività di indagine e di ricerca condotte sui 13 disegni di Leonardo da Vinci, conservati presso la Biblioteca Reale di Torino, tra cui il famoso Autoritratto ed il Codice sul volo degli uccelli.
Specializzata in imaging multispettrali, nel marzo dello scorso anno la T.E.A., ha acquisito questi disegni e successivamente li ha elaborati grazie ad Ammira, il software realizzato proprio dalla stessa T.E.A.. Solo così quelle tavole hanno mostrato tutta la loro bellezza rivelando al mondo dei dettagli invisibili ad occhio nudo.
"E' stata a dir poco un'esperienza entusiasmante che è partita a marzo dello scorso anno - spiega Elena Console - Durante le lezioni di informatica applicata ai beni culturali, che la T.E.A. ormai tiene da 4 anni alla Scuola di Alta Formazione dell’ICRCPAL di Roma nell'ambito del corso di Laurea Magistrale in "Restauro dei materiali librari" , abbiamo acquisito le immagini multispettrali e ad alta definizione dei tredici disegni di Leonardo e del Codice sul volo degli uccelli conservati presso la Biblioteca Reale di Torino".
"Un’immagine multispettrale - racconta - è costituita da più immagini digitali acquisite in differenti regioni dello spettro elettromagnetico, come l’infrarosso (IR) e l’ultravioletto (UV), oltre che il visibile (RGB). Questo consente di mettere in evidenza particolari che non si possono vedere e di poter anche effettuare una prima diagnosi dello stato di salute dei documenti in maniera totalmente non invasiva".
Grazie alle acquisizione fatte ed alle elaborazioni realizzate con il software realizzato dalla Tea, si è mostrato un volto, celato dalla scrittura del Maestro, in una pagina del Codice sul volo ed una scritta ormai quasi scomparsa sul noto Autoritratto. E sono anche altri emersi particolari nascosti, come un pentimento di Leonardo nel disegno "Studi di gambe virili". "L'artista - spiega Elena Console - aveva disegnato una delle gambe in una determinata posizione e poi ha cambiato idea, cancellandola e ridisegnandola. L'acquisizione agli ultravioletti ha consentito di portare alla luce questo particolare".
In LSF-500 sono confluiti i risultati ottenuti dalla T.E.A. e le immagini ad altissima definizione acquisite da Alfredo Corrao, fotografo professionista del MiBAC, risultati che sono stati già presentati a Roma, nel dicembre 2018, in occasione del convegno “Leonardo e i suoi segreti” organizzato proprio dall’ICRCPAL.
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