In Calabria un primato: nascono due centrosinistra ma divisi sul "caso" Oliverio

editoriale

di ENZO COSENTINO

In Calabria si stavano perdendo le tracce del centrosinistra. Un dubbio spontaneo e per certi versi anche atroce: che questa importante fetta di politica fosse veramente caduta in catalessi. La situazione si è capovolta all’improvviso: ne sono “risorti” due di centrosinistra. Le zone d’ombra però rimangono ancora. Poca cosa, numericamente per carità, quel centrosinistra cui vorrebbe praticare la “respirazione” il commissario regionale del Pd, Stefano Graziano. Più forte per la sommatoria di sigle che lo compongono quello rianimato dalla coalizione civica, democratica e progressita. Non sembra vi sia la probabilità, stando alle premesse e ai fatti, che le due entità si incontrino. Anzi sono schierate frontalmente. Questo dicono gli ultimi avvenimenti. Il mini-centrosinistra cui guarda il Pd calabrese commissariato da Stefano Graziano non vuole a nessun costo la candidatura di Mario Oliverio a presidente della regione per le prossime L’altro centrosinistra più allargato e polposo, invece, è tutto a favore della candidatura. La diatriba in atto nel Pd è destinata a provocare ulteriore distacco dell’elettorato dem sempre di più prigioniero dell’incertezza in cui lo hanno fatto precipitare i suoi referenti di partito. E poi l’incapacità o l’odio politico esistenti che non hanno consentito al Pd di Calabria di avere i suoi organismi regionali, necessari, importanti per non essere sottomessi alla tutela commissariale non potrebbe essere un altro motivo del disamoramento dal partito? Riteniamo proprio di si. E altro motivo che turba la base dem è anche il connubio in programma con il M5Stelle che ha sino all’altro giorno ha demonizzato il partito. Ne uscirà da questo rebus in Calabria il Pd?

CLICCA QUI