In fiamme la libreria "La pecora elettrica" a Roma: l'editore Rubettino spedirà un consistente numero di libri sui temi della libertà e delle mafie

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images In fiamme la libreria "La pecora elettrica" a Roma: l'editore Rubettino spedirà un consistente numero di libri sui temi della libertà e delle mafie
Florindo Rubettino
  06 novembre 2019 18:06

Nuovo attentato alla libreria  antifascista "La Pecora elettrica",  a Roma, che avrebbe dovuto riaprire domani dopo una chiusura forzata dalla scorsa primavera.

 «Un fatto gravissimo, un attacco contro una libreria», commentano dal Ministero dei beni culturali, tanto che il ministro Dario Franceschini ha programmato una visita ai locali incendiati. Sul posto  i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno rinvenuto liquido infiammabile: i piromani avrebbero usato i libri come combustibile.

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Immediati gli attestati di solidarietà. "La  'Pecora Elettrica' paga lo sconto di non essersi voluta piegare alle logiche della violenza e della sopraffazione. Per questa ragione riteniamo sacrosanto che il mondo della cultura e dell'editoria si mobilitino per sostenerla".

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Lo afferma, in una nota, l'editore Florindo Rubbettino in relazione all'incendio subito dalla caffetteria-libreria della capitale.
"Siamo profondamente vicini - ha aggiunto Rubbettino - ai librai della 'Pecora Elettrica'. Per questa ragione nei prossimi giorni spediremo un consistente numero di libri sui temi della libertà e delle mafie che andranno ad arricchire il catalogo della libreria. Lottiamo da sempre per la libertà. Abbiamo fatto della libertà la nostra mission e abbiamo sempre sostenuto che la battaglia delle idee, quando è condotta con le sole armi che le si confanno, ovvero la discussione e la cultura, è l'unica battaglia che non fa vittime ma solo vincitori. Crediamo nella libertà di impresa, nella libertà di azione e nella libertà di espressione. Il fatto di essere nati e di operare a Sud ci ha poi sempre portati a usare le armi della cultura per contrastare le mafie e la violenza. 'Non bacio le mani' è il claim di una campagna che portiamo avanti da anni e che si propone di diffondere nelle scuole e nei luoghi di discussione e dibattito i principi della legalità". 

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