“E’ in pubblicazione “Lampi di futuro. Etica del lavoro o globalizzazione disumana” (Rubbettino) di Benedetto Di Iacovo, segretario generale delle Confial. Un saggio di grande rilevanza e di interesse collettivo perchè analizza il presente per tracciare la strada del futuro”. E’ quanto afferma Delly Fabiano, professore di Matematica dell’Università della Calabria, che del volume ha curato la prefazione, riconoscendone valori e meriti.
“Ho apprezzato il lavoro di Di Iacovo – prosegue la prof. Fabiano – non solo per l’analisi lucida e rigorosa sull’attuale drammatica situazione italiana, ma soprattutto perché non si è fermato alla mera enunciazione. L’autore, infatti, mette in campo valide ed interessanti soluzioni per migliorare o sistemare le cose; propone, appunto, “lampi”, idee avveniristiche per combattere e vincere le sfide del presente e del futuro. Il saggio, impreziosito dal mirabile contributo di Giorgio Benvenuto, leader storico del sindacalismo italiano, edito da Rubettino, descrive la rivoluzione a cui, come inconsapevoli attori, tutti abbiamo partecipato. E mette in risalto che questa “rivoluzione” ci ha condotti alla perdita dei grandi riferimenti religiosi e degli assoluti filosofici, che ha modificato politica, etica, costumi sociali e persino l’atteggiamento psicologico di noi uomini di questo secolo."
"Da esperto politico di matrice riformista, Di Iacovo, descrive la spinta della corsa tecnologica, tutt’altro che conclusa. Pone l’accento su come è cambiato il modo di fare impresa e il mondo del lavoro. Si sofferma sulla grande varietà di forme contrattuali di lavoro a tempo determinato e flessibile che hanno reso, per alcuni aspetti, più facile l’ingresso nel mondo del lavoro, ma hanno aumentato anche i tempi di permanenza in una dimensione di precarietà e in una situazione economica non in grado di realizzare risparmio. Ci trasporta , in estrema sintesi, in una “società instabile” che crea una vita di relazioni, anche lavorative, altrettanto instabili, che non permette ai giovani di programmare il loro futuro e che provoca elevati costi umani e sociali.Si tratta di una nuova società che, a parere di Di Iacovo, è divergente a più fasi, che ha bisogno di dialogare al suo interno, di riconoscere eccellenze, spinte positive e dinamiche, promuovere lo spirito di iniziativa. E’ convinto che lo sviluppo deve basarsi su processi innovativi e strategie che individuino e valorizzino tutti quei beni non materiali presenti per inserirli in un quadro più ampio di saperi condivisi. E sono questi i lampi di futuro che Di Iacovo, tra l’affollarsi e l’elidersi dei cambiamenti, comincia a riconoscere nitidamente”.
“La capacità di rispondere con la bandiera della concretezza alla grande discrasia tutta italiana tra il dire ed il fare- conclude Delly Fabiano - fanno del saggio un ottimo testo su cui riflettere. Lo consiglio anche ai giovani, anzi forse soprattutto ai giovani, perchè saranno immersi in modo diretto, lontano da ogni retorica, nel bene e nel male,nella storia piu recente e negli avvenimenti dei nostri giorni”.
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