Un incendio appiccato da persone al momento ignote ha minacciato nella tarda serata di ieri le rovine del Parco archeologico del Cofino a Vibo Valentia. Il rogo, poi spento, è arrivato a pochi metri dalla struttura in legno con la copertura di un telone posta a protezione della base dei resti del tempio di età greca che rappresenta uno dei simboli della città di Vibo Valentia.
Ad alimentare le fiamme sviluppatesi su un vasto fronte la vegetazione che, a causa delle elevate temperature estive, si è ormai essiccata.
Scattato l'allarme, lanciato dall'archeologa Mariangela Preta, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno potuto accedere all'interno dell'area per provvedere allo spegnimento, attività protrattasi per alcune ore.
Lo scorso 13 di agosto un analogo tentativo di incendio si era verificato nell'area del Cofino e le associazioni culturali del territorio avevano sottolineato la necessità di mettere in sicurezza il sito che racchiude un patrimonio archeologico millenario.
"L'incendio doloso che ieri ha minacciato il parco archeologico del Còfino a Vibo Valentia ripropone con estrema urgenza la necessità di mettere in sicurezza un sito archeologico di straordinario valore storico e culturale". Lo afferma il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori.
"Il vile attentato incendiario - prosegue Mangialavori - ha rischiato di distruggere la struttura in legno posta a protezione dei resti dell'antico tempio di età greca. Purtroppo si tratta dell'ultimo, inqualificabile, episodio criminale di una lunga serie. Lo scorso 13 agosto, nella stessa area, si era verificato un altro tentativo di incendio, mentre negli scorsi anni il sito è stato il teatro di raid vandalici che hanno portato al danneggiamento delle tensostrutture realizzate nell'ambito della campagna di valorizzazione del parco archeologico. La misura è colma. Non possiamo più permettere che simili atti mettano a repentaglio un patrimonio storico e culturale inestimabile".
"Mi unisco con convinzione, dunque - sostiene ancora il parlamentare - all'appello delle associazioni culturali di Vibo che avevano ribadito la necessità di mettere in sicurezza il sito. Considerato quanto sta accadendo, non si può più perdere tempo o posticipare interventi che risulterebbero risolutivi.
Chiedo pertanto alle istituzioni interessate di fare tutto il possibile per garantire la tutela del parco archeologico di Vibo".
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