La Regione Calabria ha chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento penale istruito dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sulla presunta gestione illecita dei fondi da destinare al settore teatrale.
Le accuse contestate sono turbata libertà degli incanti, con riguardo all'assegnazione del contributo per la realizzazione di iniziative culturali da finanziare nel 2016, nell'ambito della selezione indetta dal dipartimento "Turismo e beni culturali, istruzione e cultura" della Regione, e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, con riguardo all'affidamento, da parte dello stesso Dipartimento, nel 2017, di contributi gravanti sul Fondo unico cultura.
Gli imputati sono Adriana Toman, accusata di entrambi i reati contestati, "commessi - secondo il capo d'imputazione - sfruttando la posizione goduta in seno alla Regione Calabria per essere la compagna del presidente, Mario Oliverio"; Sonia Tallarico, Dirigente generale del dipartimento regionale "Turismo e beni culturali, istruzione e cultura"; Antonio Sicoli, critico d'arte e direttore del Maon di Rende, il Museo d'arte dell'otto e novecento; Gianclaudio Festa e Dario Borruto, rispettivamente, coordinatore e componente dell'Avvocatura regionale; Pasquale Giorgio Piraino, Angela Rotella e Giacinto Gaetano, rispettivamente, presidente e componenti della Commissione di valutazione, e Marco Silani, direttore artistico della compagnia teatrale "Porta Cenere".
Nel corso dell'udienza preliminare la Regione è stata rappresentata da un avvocato esterno, Giovanni Caridi, e non dall'Avvocatura regionale.
Hanno presentato, inoltre, richiesta di costituzione di parte civile le associazioni "Officina Teatrale", riconosciuta come persona offesa, e "Dracma", nella qualità di associazione danneggiata e portatrice di interessi collettivi. Erano state proprio queste due associazioni, rappresentate in giudizio dall'avvocato Michele Gigliotti, a denunciare la presunta gestione illecita dei fondi per il settore teatrale.
Il Gup, Antonio Battaglia, si è riservato di decidere sulle richieste di costituzione di parte civile nel corso della prossima udienza, fissata per il 21 febbraio 2020. Inizialmente il gup aveva proposto alle parti di rinviare l'udienza a dicembre e poi a gennaio, ma, su istanza dei difensori degli imputati, è stata rinviata al 21 febbraio.
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