Indagine per l'appalto di Piazza Bilotti a Cosenza: 13 rinviati a giudizio. C'è anche il sindaco Occhiuto (I NOMI)

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images Indagine per l'appalto di Piazza Bilotti a Cosenza: 13 rinviati a giudizio. C'è anche il sindaco Occhiuto (I NOMI)
Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto
  23 marzo 2021 15:25

L’hanno ribattezzata “Piazza sicura” l’indagine che stamattina ha portato il giudice dell'udienza preliminare Teresa Guerrieri a rinviare a giudizio 13 indagati. Nel mirino della Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, la gestione dell’appalto per la “riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza “Carlo Bilotti” e realizzazione di un parcheggio interrato,” – del valore di € 15.755.000 di cui € 11.993.778,35 di finanziamento pubblico ed € 3.761.221,65 a carico del privato imprenditore – e relative alle ipotesi di reato, riguardanti pubblici amministratori, imprenditori, professionisti e pubblici dirigenti, indagati, a vario titolo, per falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, mancanza del certificato di collaudo, e con la previsione, per uno degli indagati, dell’aggravante di avere commesso il fatto per agevolare le attività della cosca “Muto” di Cetraro (art. 416 bis1. C.p.). 

Tra i rinviati a giudizio il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, 56 anni, di Cosenza; Antonino Alvaro, 67 anni di Siderno; Francesco Tucci, 65 anni di Cosenza; Francesco Converso, 43 anni di Roma; Gianluca Guarnaccia, 45 anni di Cosenza; Francesco Stellato, 45 anni di Rende; ; Pasquale Torchia, 55 anni di Cosenza; Carlo Vernetti,46 anni di Napoli, Raffaele Antonio Ferraro, 58, di San Marco Argentano, Carlo Pecoraro,  67 anni, di Cosenza, Paola Tucci, 38 anni, di Cosenza e Raffaella Angotti, 37 anni di Catanzaro, Giorgio Ottavio Barbieri, 44 anni di Roma.  

Il processo inizierà il prossimo 12 ottobre. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Anna Marziano, Francesco Gelsomino, Nicola Rendace, Nicola Carratelli, Franco Sammarco, Massimo Zicarelli, Andrea Abbagnano

Le ipotesi di reato

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Le indagini, svolte attraverso  attività tecniche d’intercettazione e minuziosa attività di riscontro documentale, hanno permesso di delineare le ipotesi di  reati di falso, finalizzati ai finanziamenti per lavori complementari e per il rilascio del certificato di collaudo, di rivelazione di segreto, posta in essere  da un pubblico dipendente in relazione ad attività ispettive che dovevano essere avviate sul cantiere, e affidamento e frammentazione di incarichi sotto soglia, in modo da aggirare gli obblighi posti dalla normativa vigente in materia di appalti. E’ emerso che la cerimonia pubblica di inaugurazione di piazza Bilotti, al termine dei lavori di riqualificazione, avvenuta il 17  dicembre 2016  è stata svolta in mancanza del certificato di collaudo, formalmente eseguito dopo, il 30 dicembre 2016.

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Dalla ricostruzione investigativa risulta effettuato sulla scorta di un certificato ritenuto ideologicamente falso, nel quale è stata attestata la corretta esecuzione delle opere a fronte di fessure e crateri riscontrate sulle travi portanti della piazza, non ancora effettivamente riparate a quella data. E questo per la necessità di corrispondere alle pressanti richieste dell’amministrazione comunale di Cosenza, legate anche alla volontà di non spostare in altro luogo il concerto di fine anno 2016. Dalla ricostruzione investigativa, risulta, inoltre, il deposito, presso i competenti uffici della Regione Calabria e del Comune di Cosenza, di documentazione attestante prove tecniche nella realtà non ancora effettuate.  

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