Si è aperto a palazzo Campanella, a Reggio Calabria, il IV International Space Forum at Ministerial level, organizzato da Asi, l'Agenzia spaziale italiana, e Iaf, l'International astronautical federation, in collaborazione con l'Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria. L'obiettivo del Forum è quello di coinvolgere sempre più le Università di tutto il mondo nelle attività connesse alle scienze tecnologiche e spaziali. L'ateneo reggino si proietta così tra i big delle Università al mondo coinvolte nei programmi spaziali. Prologo alla sessione tecnica del Forum, gli interventi istituzionali del presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e del rettore dell'Università "Mediterranea" di Reggio Santo Marcello Zimbone. "Ospitiamo questo evento internazionale che vede Reggio capitale del Mediterraneo e del mondo nel dialogo tra tutte le agenzie spaziali del pianeta - ha detto Irto -. Ospitiamo a Palazzo Campanella una discussione alta, per parlare di cooperazione internazionale, di spazio e anche di governance e di futuro del Mediterraneo". Giorgio Saccoccia, presidente dell'Agenzia spaziale italiana ha sottolineato la scelta di Reggio Calabria come sede del Forum. "L'Area mediterranea, con tutta la sua bellezza, la storia antica, le sfide - ha detto - è il centro di questo Forum che sarà dedicato alla sorveglianza marittima, allo spazio, alla blue economy, all'educazione spaziale ed alla conoscenza scientifica. Sono queste le tematiche che guideranno la nostra discussione. I satelliti forniscono un contributo prezioso alle attività umane dell'area mediterranea. In questo scenario università e centri di ricerca devono avere un ruolo chiave nella divulgazione della conoscenza spaziale, nello sviluppo di curricula di educazione spaziale".
Il Forum - ha proseguito Saccoccia - rappresenta un'opportunità per i Paesi mediterranei di confrontarsi su idee, condividere vision, discutere situazioni comuni e lanciare idee congiunte. Avere qui oggi lo Iaf - ha concluso - significa avere tutto il mondo dello spazio a questi lavori". A margine del Forum L'Università "Mediterranea" formerà un accordo con l'Agenzia Spaziale Italiana con lo scopo di promuovere studi e attività in campo spaziale. Al termine dei lavori, il Forum adotterà la dichiarazione "Reggio Calabria Page", nella quale saranno indicate una serie di raccomandazioni alle quali rivolgersi ed attenersi volontariamente nei prossimi anni, dopo le dichiarazioni finali di Trento, Nairobi e Buenos Aires, nei precedenti Forum.
"La società della conoscenza è il principale strumento di cui l'umanità dispone per far fronte alla crescente complessità del mondo in cui viviamo, nel quale i cambiamenti climatici, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e gli eccezionali fenomeni migratori in atto costituiscono fonti di instabilità e di tensione rispetto alla pacifica convivenza tra le Nazioni". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto nel suo intervento di saluto al quarto "International Space Forum" che si è aperto oggi a palazzo Campanella. "Tutto ciò - ha aggiunto - richiede ai Governi uno sforzo straordinario per individuare soluzioni in grado di assicurare e promuovere un nuovo ordine mondiale, fondato sulla pace, sulla libertà e sul rispetto reciproco tra i popoli. In questo quadro, è decisivo il ruolo della scienza e della ricerca, applicate alle politiche spaziali, che rappresentano la frontiera più avanzata delle sfide che avremo di fronte a noi negli anni a venire. A questo orizzonte so che guardano, e perciò sento di ringraziarli, il rettore Marcello Zimbone e il prof. Carlo Morabito, il cui contributo è stato prezioso per la realizzazione di questo Forum". "Siamo orgogliosi - ha detto ancora Irto - che i vostri lavori si svolgano qui, nel baricentro geografico del Mediterraneo, in una città e una regione che ambiscono ad assumere un ruolo sempre più centrale nelle dinamiche geopolitiche e strategiche di quest'area del mondo. Viviamo la giornata odierna con la consapevolezza dell'importanza dei temi oggetto del Forum, con l'emozione di poter essere testimoni del processo di sviluppo delle politiche spaziali della comunità internazionale, ma anche con la ferma volontà di rinsaldare i sentimenti di amicizia che legano i popoli del Mediterraneo. La Calabria è terra dalla storia millenaria, che affonda le proprie radici umane, culturali e scientifiche nella Magna Graecia; ed è motivo di particolare orgoglio ricordare che proprio sulle coste calabresi del Mare Jonio nacque e si sviluppò la scuola di Pitagora, che lasciò un segno indelebile nella storia delle scienze, anche astronomiche, e dunque dell'umanità. Ospitare il quarto 'International Space Forum' assume perciò un significato simbolico molto forte per il popolo calabrese. Popolo che si onora di annoverare tra i suoi figli più autorevoli la vicepresidente IAF, Gabriella Arrigo. In ossequio alla nostra storia, auspichiamo che i lavori odierni siano forieri di un'implementazione delle politiche dello spazio per i Paesi del Mediterraneo, in direzione della diffusione delle tecnologie spaziali applicate al miglioramento delle condizioni di vita dell'uomo, delineate nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Siamo convinti che dal dibattito emergeranno spunti preziosi a favore della "Blue economy" e, soprattutto, crediamo fortemente nella funzione cruciale che dovrà essere esercitata, negli anni a venire, dall'Università e dalla Ricerca". "Oggi - ha concluso il presidente Irto - non vogliamo limitarci ad ospitarvi in questa sede istituzionale, ma siamo felici di offrirvi le conoscenze, le competenze e le intelligenze che l'eccellente sistema accademico calabrese, a cominciare dall'Università Mediterranea di Reggio Calabria, è pronto a mettere a disposizione di ogni progetto orientato al bene comune".
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