Il blocco dei fondi per il porto di Vibo Marina, a quanto pare causato da un iban mai attivato, è al centro di una interrogazione che il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha rivolto ai ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dello sviluppo. “Secondo quanto riportato da fonti di stampa locale ed emerso in occasione del seminario tecnico organizzato dalla Regione su City Logistics e Safety School – spiega Wanda Ferro - i finanziamenti per procedere all’ammodernamento e al rilancio dell’infrastruttura portuale, pari a 18 milioni di euro, sarebbero fermi perché il Governo da quattro anni non attiva l’iban per il trasferimento delle risorse da parte della Regione al Comune. A conferma di questa assurda vicenda è arrivata anche la denuncia del vicepresidente della Regione Calabria, Francesco Russo, secondo cui dal 2015 la regione chiede al governo nazionale di intervenire ma per tutto questo tempo è stata dimostrata una ‘totale disattenzione’. In base alla legge sui porti, quello di Vibo deve essere integralmente finanziato dallo Stato che non ha speso neanche un euro, mentre la Regione ha investito risorse specifiche per realizzare una sola banchina. Il Ministero per le infrastrutture – come ha spiegato l’assessore Russo - ha approvato il progetto che ora è in una ‘incredibile fase di stallo’ poiché c’è la disponibilità finanziaria per 18 milioni ma non è stato ancora attivato l’Iban sul quale versare le risorse”.
“La storia avrebbe del grottesco – dice Wanda Ferro - se il problema non fosse che a rimetterci è lo sviluppo di tutto il territorio provinciale. Il progetto del porto di Vibo Marina è una infrastruttura strategica perché asseconda la vocazione turistica del territorio come anche quella commerciale e, allo stesso tempo, di riqualificazione urbana di un’area dove insistono presidi istituzionali, spazi pubblici e importanti attività imprenditoriali, creando un circuito virtuoso di crescita economica, sociale ed occupazionale non solo a livello locale ma anche regionale. Basti pensare, infatti, ad esempio, che la possibilità di attracco delle navi da crociera a Vibo Marina comporterebbe il riversarsi di migliaia di turisti non solo nella cittadina costiera, ma, anche in tutta la provincia e in tutta la regione, a vantaggio di tutto il sistema economico territoriale”. Wanda Ferro ha quindi chiesto ai rappresentanti del governo “accertata la veridicità e gravità dei fatti esposti, quali siano le ragioni alla base della citata situazione di stallo e quali urgenti provvedimenti di competenza intenda adottare per garantire l’immediato trasferimento dei finanziamenti necessari allo sviluppo dell’infrastruttura portuale di Vibo Marina alla Regione Calabria”.
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