Messa in sicurezza strade a Fagnano Castello, la denuncia di Bellomusto (PD): "Finanziamento a rischio revoca"

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Una strada di Fagnano Castello
  08 ottobre 2024 14:39

Come è noto il Comune di Fagnano Castello ha avuto stanziato un contributo di € 481.046,00 nell’ambito del P.N.R.R. per i servizi di  ingegneria e geologia afferenti la progettazione definitiva ed esecutiva lavori di interventi messa in sicurezza opere di presa sorgente Paladino (procedura aperta prot.n.460 del 2.2.2023), interventi di messa in sicurezza strade comunali Sciolle e Pantani (procedura aperta prot.n.461 del 2.2.2023), interventi di messa in sicurezza loc. Fontanelle (procedura aperta prot.n.462 del 2.2.2023).

Un finanziamento diretto a sovvenzionare i progetti definitivi, esecutivi e coordinamento della sicurezza degli interventi per circa cinque milioni di euro, tutti importanti, strategici ed urgenti in quanto riguardanti la sicurezza del territorio attraverso il PNRR.

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"Il termine di apertura delle buste contenenti le offerte dei tecnici risulta scaduto dall’ormai  lontano 12 marzo 2023 e temiamo che siano state violate le disposizioni previste per l’efficacia delle offerte sia dal vecchio codice degli appalti (D.lgs 50/2016), in vigore al momento dell’avvio della procedura, che dal nuovo codice degli appalti (D.lgs 36/2023).

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Da almeno sei mesi - scrive, in una nota, il segretario del Circolo P.D. di Fagnano Castello Natale Bellomusto - stiamo pubblicamente denunciando che il finanziamento concesso per le sole progettazioni sia a rischio di revoca, prevedendo il Decreto Ministeriale che ci ha accordato il contributo che, tra le altre ipotesi, la revoca possa intervenire anche quando l’Ente beneficiario incorra in violazioni o negligenze in ordine a quanto stabilito da norme di legge o regolamenti, a disposizioni amministrative ed alle stesse norme di buona amministrazione.

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A prescindere dalla violazione delle disposizioni dell’art. 32 del D.lgs 50/2016, oggi art.17 D.lgs36/2023, che prevede che le offerte siano vincolanti solo 180 giorni, termine scaduto da tempo e che nemmeno risulta che l’Ufficio Tecnico Comunale abbia chiesto ai partecipanti il differimento del termine, siamo preoccupati del fatto che un siffatto modo di procedere in quanto palesemente in violazione  di norme previste sia dal vecchio, che dal nuovo codice degli appalti, e, comunque, negligente costituisca violazione delle norme di buona amministrazione, cioè il dovere di rispettare i termini. 

La mancata progettazione delle opere potrebbe non solo portare alla revoca del contributo concesso per la sola progettazione, di cui il 40% pare già accreditato, ma anche l’impossibilità di attingere al finanziamento per le opere pari a circa cinque milioni di euro, conseguente responsabilità politica verso tutti i fagnanesi ed erariale verso lo stesso Comune.

Visti i mancati chiarimenti chiesti più volte a Sindaco e Responsabile del Servizio ing. Catia Pantalena, che mai hanno avuto la delicatezza di rispondere ai nostri dubbi, se non il Sindaco verbalmente a qualcuno che si è posto il problema dicendo con il solito suo sorriso sarcastico che “tutto è a posto” e che il P.D. direbbe e scriverebbe delle castronerie sul tema, chiediamo ad Assessori e Consiglieri Comunali di maggioranza se hanno inteso, o intendano, esercitare i poteri di cui all’art. 107 D.lgs 267/2000 e, comunque, il compito affidatogli degli elettori di garantire una buona e corretta amministrazione, nonché di assicurare per iscritto i cittadini che nessun rischio di revoca vi sia nei finanziamenti in questione, con avvertenza che, nel caso contrario saranno ritenuti responsabile politicamente con conseguenti loro dimissioni e degli organi politici dei partiti che sostengono l’attuale maggioranza a conoscenza della serie problematica. Ovviamente Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunale di maggioranza risponderebbero anche di danno erariale eventualmente cagionato al Comune di Fagnano Castello per culpa in vigilando.

Se anche questa legittima e doverosa richiesta di un partito politico dovesse cadere nel vuoto, ci vedremo costretti a chiedere chiarimenti direttamente al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili che ha erogato il contributo".


 

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