Intervista al segretario dell’Ugl della Calabria, Ornella Cuzzupi: “Alla Calabria serve una politica seria, pulita e aria fresca in certe stanze”

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Il segretario dell’Ugl della Calabria, Ornella Cuzzupi
  12 novembre 2020 16:20

Ornella Cuzzupi, figlia della terra calabrese, ricopre da oltre un ventennio importanti cariche sindacali. La incontriamo nella sua veste di Segretario dell’Unione Generale del Lavoro della Calabria.

Segretario, ci troviamo in un momento in cui la Regione attraversa grandi difficoltà… 

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"Si, è un momento molto complesso, la crisi derivante dal Coronavirus non sta facendo altro che evidenziare lacune che da tanto affliggono la Calabria. Quello che oggi appare fuori dalla logica, per il popolo calabrese è spesso una regola quotidiana. Certo, fa rabbia pensare alla tante denunce e segnalazioni cadute nel vuoto. Se oggi parliamo del caso Calabria è per l’assurda vicenda legata alla Sanità e a personaggi che una politica lontana dalla gente impone con il deleterio criterio della clientela".

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Una situazione quindi irreparabile?

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"Sono dell’idea che abbandonare la speranza sia la peggiore delle sconfitte. No, la situazione può e deve assolutamente cambiare ma per far questo occorre una profonda, pulita, determinazione nel voler raggiungere gli obiettivi. C’è molto da lavorare e tanto da modificare. Occorre che siano dati segnali immediati per avviare un percorso che faccia tornare la fiducia nelle istituzioni".

Caso Sanità…

"Ecco, questo è il tipico esempio di come una gestione pessima possa persino diventare deleteria. È prassi comune intervenire sul problema in maniera formale senza però incidere più di tanto. Eppure le domande da porsi sono semplici: chi ha depredato la Sanità calabrese? dove son finiti i soldi pubblici stanziati negli anni? come smantellare una burocrazia finalizzata al sordido sistema delle clientele? chi sono i responsabili e i complici di un tale stillicidio portato avanti a suon di spartizione di poltrone e di potere? Una volta trovate le risposte si ha anche la soluzione del problema. Per far questo non occorrono personaggi calati dall’alto e che, magari, per la loro storia offendono quella del popolo calabrese. No, serve chi veramente abbia voglia, sul serio non solo a chiacchiere, di aprire le finestre e far passare aria pulita! Ci vuole coraggio? Sicuro, ma la gente calabrese ne ha da vendere quando è motivata".

Rimane però il fatto che l’economia calabrese non versa certo in condizioni ottimali…

"Vede, la questione è stabilire le priorità e individuare quali possono essere le motrici per una ripresa economica del territorio. La Calabria ha eccellenze, intelligenze ed imprese con le quali costituire un adeguato tessuto fertile sul quale seminare. Occorre definire investimenti trasparenti che creino occupazione e promuovano iniziative produttive. Il turismo, l’agricoltura, le piccole e medie imprese sono elementi da valorizzare opportunamente liberandoli quanto più possibile da zavorre burocratiche e pressioni fiscali. Occorre una politica da dopoguerra, con le opportune elasticità ma con una dura, irremovibile attività di controllo. Se questo viene inserito in un piano organico di ripresa regionale, son sicura che i risultati potrebbero realizzarsi in tempi piuttosto rapidi".

Lei riveste anche l’importante ruolo di Segretario Nazionale della UGL Scuola, un momento complicato anche per questo settore…

"Oggi ci troviamo in una situazione dove l’intero Paese è in difficoltà. La scuola non vive su un altro pianeta, l’importante è rimanere con i piedi per terra. Occorre essere concreti e realistici, per questo motivo e per il rispetto che abbiamo verso docenti, personale scolastico, alunni e famiglie riteniamo necessario metter mano al sistema in maniera complessiva. Stabilizzare i precari, determinare investimenti mirati a una scuola proiettata al futuro, realizzare un’adeguata edilizia scolastica, queste sono le cose importanti, queste sono le cose per cui la mia Organizzazione si batte e si batterà sempre. Le chiacchiere, il voler apparire a ogni costo, il fumo senza arrosto non mi interessa. Sono una donna del mezzogiorno d’Italia che combatte da sempre per la tutela dei propri e degli altrui diritti, non dimentichiamolo".

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