Intossicazione nel Cosentino, eseguite le autopsie: gli esami confermeranno il decesso da botulino

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L'ospedale Annunziata di Cosenza
  12 agosto 2025 19:27

di TERESA ALOI

Sono durate diverse ore le autopsie - 4 ore ciascuna - effettuate sui corpi di Luigi Di Sarno, il 52enne napoletano e di Tamara D’Acunto, deceduti nei giorni scorsi dopo una sospetta intossicazione da botulino dopo aver consumato alimenti acquistati in un food truck a Diamante, nel Cosentino. Due autopsie eseguite una all’obitorio giudiziario delll'Università Magna Graecia di Catanzaro e l'altra a Lagonegro.

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Gli esami autoptici eseguiti da un collegio tecnico multidisciplinare  - Prof.ssa Isabella Aquila, Professore Associato in Medicina Legale e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, Prof. Eugenio Garofalo, Professore Ordinario in Anestesia e Rianimazione e Direttore della Scuola di Specializzazione in anestesia e rianimazione dello stesso dipartimento, Prof. Carmelo Giuseppe Angelo Nobile, Professore Ordinario di Igiene presso Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università Magna Græcia di Catanzaro; Dott. Matteo Antonio Sacco, Ricercatore in Medicina Legale presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’UMG; Dott. Fabrizio Anniballi, tecnologo alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità -  hanno permesso di avere un quadro più chiaro sulle cause di morte ma il tutto  ovviamente dovrà essere confermato da altre indagini medico legali che verranno eseguite nel corso dei prossimi giorni. Aspettare le indagini di laboratorio che verranno eseguite con l’ausilio dell’Istituto Superiore di Sanità. 

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E intanto la procura di Paola, diretta da Domenico Fiordalisi, prosegue le indagini, coordinate sostituto procuratore Maria Porcelli: 9 le persone iscritte nel registro degli indagati per i quali i magistrati ipotizzano, a vario titolo, i reati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Cinque sono medici di due strutture sanitarie del Cosentino che hanno avuto in cura le vittime prima del decesso e altre quattro persone: l'ambulante e di tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto potenzialmente inquinato da botulino. 

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 Oltre ai due decessi  risultano altre persone che hanno manifestato sintomi di intossicazione, e tra loro anche ricoverati nell'ospedale di Annunziata di Cosenza.  LEGGI QUI LA SITUAZIONE DEI RICOVERI

La vicenda, secondo la ricostruzione della procura, ha avuto inizio tra domenica 3 e martedì 5 agosto, quando le vittime e i contagiati hanno consumato un alimento potenzialmente contaminato, contenuto all'interno di alcuni panini venduti da un commerciante ambulante che operava con un food truck a Diamante. Tra le 24 e le 48 ore successive sono emersi i primi sintomi. Dopo i primi ricoveri presso l'ospedale di Cosenza, la procura ha disposto il sequestro del furgone adibito alla vendita ambulante, al fine di impedire la prosecuzione dell'attività e consentire i necessari accertamenti tecnici.    

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