La birra è pura passione: fiumi di oro e bronzo scorrono nel nuovo libro di Caruso

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images La birra è pura passione: fiumi di oro e bronzo scorrono nel nuovo libro di Caruso
Giuseppe Caruso
  31 agosto 2019 17:42

di TERESA ALOI

Una smisurata passione per la birra e una sorprendente saggezza che va al di là di ogni discorso. Giuseppe Caruso possiede una solidissima formazione scientifica, una laurea in Agraria ed un Dottorato in botanica  oltre a una lunga esperienza didattica nel campo delle Scienze naturali e delle Biotecnologie agrarie, maturata in gran parte presso l’Istituto Tecnico Agrario di Catanzaro. Competenza del botanico e grande passione per la birra, dunque che  vanno a nozze nel volume  “La Botanica della birra”  messo sul mercato da poco più di un mese da Slow Food Editore.

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Un  libro enciclopedico, frutto di quattro anni di duro lavoro. Oltre 600 pagine nel quale il lettore, professionale o appassionato, troverà ogni informazione su tutte le 500 specie vegetali utilizzate nel brassaggio in tutto il mondo. Ciascuna scheda botanica riporta infatti per ogni pianta la corretta nomenclatura scientifica, sinonimi, nomi comuni in italiano ed in inglese, la descrizione di ogni parte della pianta, l’ecologia, la distribuzione geografica, ed è corredata da una iconografia originale ad inchiostro realizzata dall’autore. La scheda, inoltre, contiene una serie di informazioni utili nel brassaggio: parti della pianta utilizzate nel brassaggio, la loro composizione chimica, i principali stili birrai nei quali si usa una certa pianta, esempi di birra che la impiegano realmente. Ogni pianta è inoltre identificata da una o più icone che rendono molto agevole la consultazione, ed inoltre nel libro si trovano distribuiti una serie di box di approfondimento su alcuni aspetti curiosi, o comunque poco noti, dell’uso delle piante nella tecnologia della birra.

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Un volume interessante a tal punto da non sfuggire  ai membri ed ai vertici della condotta Slow Food di Catanzaro, guidata dalla fiduciaria Patrizia Costantino.  Il libro,  con la prefazione  di un gigante dell’etnobotanica, Andrea Pieroni, rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), assieme al giovane, ma già quotatissimo antropologo Michele Fontefrancesco, anche lui organico alla USG di Pollenzo,  sarà presentato giovedì all'Acquario comunale di Soverato a partire dalle 19.  Una sorta di seconda prefazione  è stata affidata  col permesso dell’autore e di Feltrinelli, alle parole di Teo Musso, titolare di Baladin e padre fondatore del movimento della birra artigianale in Italia.

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Dunque, un libro che si pone tra i suoi obiettivi quello di dare una spinta significativa al settore della birra artigianale, stimolando la creatività dei birrai italiani a sperimentare l’uso delle piante raccontate nel libro e forse perfino proporre a nuovi prodotti per il mercato.  E, indiscrezioni sembrerebbero  confermare trattative in corso per la pubblicazione oltreoceano, in lingua inglese ovviamente, del   volume del botanico catanzarese. Non è certo un obiettivo facile,  ma noi ci auguriamo che il libro riesca a varcare i confini nazionali, e magari conquistare il mercato anglofono, dove la tradizione brassicola è ben più diffusa e radicata che in Italia. Sarebbe senz’altro un messaggio di speranza per le nuove generazioni prendere atto che il duro lavoro e le competenze riescano ancora a farsi largo nella nostra società. Qualcosa di cui Catanzaro e la Calabria, per una volta, possano andare legittimamente orgogliosi.

 

 

 

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