La Cgil Calabria: "Rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il Paese"

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  13 novembre 2019 12:59

In occasione della grande mobilitazione nazionale che si terrà il prossimo venerdì 15 novembre, la Segreteria Regionale della Fillea CGIL Calabria, insieme ai lavoratori del settore delle costruzioni, sarà a Catanzaro, in piazza Garibaldi, per manifestare l’urgenza, non più procrastinabile, di una seria e necessaria presa di coscienza, da parte del Governo e delle forze politiche, di interventi tesi al rilancio del settore delle costruzioni, attraverso una vera e costruttiva stagione di confronto con le forze sociali e produttive, per sciogliere quei nodi che frenano il futuro dell’Italia e della Calabria sempre più martoriata dall’assenza di lavoro, nella consapevolezza che è da qui che deve partire il rilancio del paese.

 

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In sintesi le lavoratrice e i lavoratori calabresi dell’intero settore chiedono:

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  • Una vera politica industriale in favore del settore delle costruzioni;
  • di adeguare e rilanciare la nostra rete infrastrutturale, materiale e immateriale, con particolare attenzione al Sud e quindi all’avvio immediato dei lavori del III° megalotto della strada statale 106 Sibari – Roseto Capo Spulico, l’avvio dei lavori dell’ospedale della Sibaritide di Palmi e di Vibo Valentia, della metro di Cosenza e di Catanzaro;
  • una riforma fiscale che riduca le tasse a lavoratori e pensionati;
  • un forte contrasto all’elusione contrattuale e al lavoro nero sempre più in aumento nella nostra regione;
  • una maggiore tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, a partire dall’introduzione della patente a punti e dell’inasprimento e certezza delle pene;
  • la corretta applicazione dei contratti nazionali e territoriali edili nei cantieri contro ogni forma di dumping;
  • di recuperare il deficit di tutele, di trasparenza e di lotta alla criminalità introdotto con il decreto c.d. “sblocca cantieri”.

 

Dal 2008, anno dal quale possiamo far partire il periodo nero del settore dell’edilizia, in Calabria, la chiusura di 2.700 imprese ha comportato la perdita di 24.000 posti di lavoro determinando un terremoto di proporzioni mai viste sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sociale.

Per tutte queste ragioni riteniamo, come Fillea CGIL Calabria, che rimettere in moto il settore attraverso l’avvio dei cantieri significhi non solo generare occupazione, ma dotare la Calabria, così come l’intero paese, di infrastrutture moderne e sicure elevando gli standard sociali ed economici.

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