“Mentre esprimo tutta la mia grande indignazione per quanto è successo, perla nuova grande ingiustizia subita dal nostro comune, denuncio un fatto di inaudita gravità. Hanno continuato a tenere ingiustificatamente blindato, prorogando la zona rossa, solo Torano Castello sulla base di un dato clamorosamente e assolutamente falso". Parola di Franco Corbelli, Diritti Civili, che in serata parlerà anche su Facebook.
"Nel comunicato della regione si scrive infatti che il tasso dei contagiati è pari a 16,52 ogni mille abitanti. Ovvero 80 contagiati, essendo il comune di quasi 5000 abitanti. Non è vero: i contagiati del comune di Torano sono pari esattamente alla metà, ovvero una quarantina (pari a 8 ogni mille abitanti). Ottanta è il numero complessivo riferito a tutti gli altri pazienti ricoverati degli altri 14 comuni del circondario. Anche questo hanno fatto per giustificare la chiusura di Torano e salvare invece la Rsa, l’unica, la struttura (luogo del contagio), che andava chiusa sin dall’inizio(sia pure temporaneamente)”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che ha preannunciato anche un nuovo intervento in serata su Fb. “Torano Castello e la sua comunità, con la proroga di un’altra settimana della zona rossa, subiscono così una nuova , grande ingiustizia e un danno ingente. Viene prorogata la chiusura del comune (che non c’entra nulla con l’epidemia, con zero contagi nella popolazione di quasi 5000 abitanti, all’infuori dei casi circoscritti a Villa Torano) addirittura sulla base di un dato falso! La Presidente della Regione, Jole Santelli, pur di salvare la proprietà della Rsa ha sacrificato e affossato il comune di Torano Castello. La Governatrice che ha liberato (giustamente) gli altri tre comuni, che ha riaperto la Calabria e si appresta ad accogliere (come è giusto e doveroso) oltre 6000 calabresi provenienti dal Nord, ha voluto usare il pugno duro solo nei confronti del comune di Torano Castello, per dimostrare al Paese la sua fermezza dopo l’ondata di critiche che l’ha travolta per la ripartenza della regione".
Corbelli annuncia che "continuerò a combattere per denunciare questo scandalo e far liberare subito il mio comune, ingiustamente tenuto prigioniero in casa, continua Corbelli, che ricorda “come stranamente oggi, dopo la giornata storica di ieri, con contagi zero in tutta la regione, e sei giorni senza nessun altro positivo a Villa Torano, viene fatta filtrare, nel pomeriggio, ancor prima del bollettino ufficiale, come per voler giustificare la proroga della nostra zona rossa, la notizia di due nuovi (e non tre, come qualcuno subito ha titolato) contagiati a Villa Torano che non cambia nulla, perché si tratta sempre di personale della Rsa, un operatore e una paziente, e che anzi conferma quanto sia indispensabile, doverosa e urgente la chiusura (sia pure temporanea) della Rsa (luogo del contagio) e non invece la ingiustificata, inutile e dannosa blindatura del territorio comunale, prosegue Corbelli. La Presidente non ha accolto il mio appello e i messaggi che ci siamo scambiati, tramite wa, in tutti questi giorni. Perché aveva deciso che Torano non si riapriva.
Per questo oggi avverto, insieme ad una grande delusione, profonda amarezza e sofferenza personale e per la nostra comunità per questa nuova grande ingiustizia, ma non mi arrendo, come non mi sono mai arreso in tutte le mille battaglie civili della mia vita. Oggi combatto per difendere il mio paese e la nostra comunità che non può accettare di essere ancora etichettata (con danni devastanti e spero non irrimediabili) come zona rossa e paragonata, come è stato irresponsabilmente fatto, addirittura alla nuova Codogno! Torano è un paese sano e immune (al di là della circoscritta e isolata vicenda di Villa Torano) dal contagio, come dimostrano inequivocabilmente i dati veri relativi all’intera popolazione”.
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