La "nuova“ battaglia di Corbelli (Diritti civili): "L’antica Sybaris patrimonio dell’umanità"

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Franco Corbelli

Una campagna sulla pagina Fb di Diritti Civili; una nuova grande iniziativa per chiedere all’Unesco il riconoscimento dell’antica Sybaris

  27 luglio 2020 10:10

 "Dall’antica Sybaris al …Frecciargento Sibari-Bolzano. La Calabria da scoprire, valorizzare e rilanciare, in Italia e nel mondo".

Con questo slogan è iniziata oggi, lunedì, con una campagna sulla pagina Fb di Diritti Civili, una nuova grande iniziativa per chiedere all’Unesco il riconoscimento dell’antica Sybaris Patrimonio dell’Umanità. E’ una vecchia idea che il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, aveva per la prima volta lanciato 25 anni fa, con una grande manifestazione, con migliaia di persone in piazza, a Soveria Mannelli,insieme a Vittorio Sgarbi e all’allora sindaco Mario Caligiuri, per l’antica Sybaris Patrimonio dell’Umanità e capitale della Magna Grecia. E il giorno successivo, alla manifestazione, con, da parte di Corbelli, la simbolica posa della prima pietra negli scavi di Sibari.

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Battaglia che Corbelli non ha mai dimenticato e interrotto e che da consigliere provinciale di Cosenza, tra il 2004 e il 2009, ha portato all’attenzione del Consiglio provinciale con l’approvazione all’unanimità di un apposito ordine del giorno per la dichiarazione dell’antica Sybaris Patrimonio della Umanità. Oggi riprende quella vecchia battaglia e la rilancia con forza, con questo appello su fb, dal parco archeologico di Sibari, da dove invita tutti ad unirsi a Diritti Civili per arrivare a questo storico risultato.

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E lo fa collegando questo possibile, grande traguardo al treno Frecciargento Sibari-Bolzano, collegamento veloce della Sibaritide con il resto del Paese, “che, dice nell’appello, dovrà portare migliaia di turisti italiani e non solo a visitare questo luogo meraviglioso e affascinante della storia. L’antica Sybaris è di fatto, per la sua storia, per quello che ha rappresentato nella Magna Grecia, Culla della Civiltà, un Patrimonio dell’Umanità”. Sybaris, fondata nell’VIII secolo a.C. da un gruppo di Achei, fu infatti la più importante città della Magna Grecia: la più ricca, la più sfarzosa e la più popolosa. Basti pensare che, tra il 600 a.C. e il 510 a.C., la città superò i 300.000 abitanti, 500.000 secondo alcuni autori, questo fece di Sybaris la prima grande città della storia italiana; solo la Roma dei Cesari, molti secoli più tardi, la superò per numero, arrivando a 1.000.000 di persone.

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"Ad oggi nessuna città calabrese ha mai raggiunto una simile dimensione, nel corso della storia, né un simile peso politico. Grazie a questo giusto, ritengo scontato e doveroso, riconoscimento dell’Unesco l’Antica Sybaris - afferma Corbelli -  potrà essere salvata e valorizzata, con la ripresa, il finanziamento e l’ultimazione degli scavi. Solo in questo modo , sfruttando agevolazioni e vantaggi economici e i grandi effetti mediatici, si potrà salvare, valorizzare e rilanciare in Italia e nel mondo l’antica Sybaris, la storia della città sibarita, delle antiche Sybaris, Thurii e Copia, costruite una sull’altra dopo le distruzioni belliche e farne uno dei poli di attrazione turistico-culturale a livello internazionale. E quel treno veloce (mancando un aeroporto che si doveva e mi auguro, come anche Diritti Civili da molti anni continua a battersi e a chiedere, si possa presto un giorno fare) dovrà essere il ponte ideale che collega Sibari con il resto del Paese e del mondo”.

Corbelli, va ricordato, promuovendo una straordinaria mobilitazione ha, da pochi giorni, ottenuto, grazie alla Presidente della Regione Jole Santelli, a 40 sindaci e due deputati, Enza Bruno Bossio(Pd) e Alessandro Meliccio(5 Stelle), la storica fermata del Frecciargento alla stazione di Torano Lattarico.  Ma il suo amore per la Calabria lo porta, come ha sempre fatto in tutta la sua vita, a guardare oltre gli steccati e i campanili e a battersi sempre e soltanto a difesa dei diritti violati e per la nostra regione, oggi(nuovamente) per l’antica Sybaris quale Patrimonio dell’Umanità e per il grande progetto ferroviario e viario di Settimo di Montalto, Rende e Unical.

 

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