Mentre sono pressoché pronti i due ricorsi contro Valeria Fedele e Michele Comito di Forza Italia, Antonello Talerico chiama in causa la Giunta per le elezioni del Consiglio regionale
08 novembre 2021 14:45La guerra sulla presunta ineleggibilità di alcuni 'neo' consiglieri regionali entra nel vivo. Ieri, abbiamo dato conto della ricostruzione giuridica sulla quale con ogni probabilità si baseranno i ricorsi contro Michele Comito e Valeria Fedele (LEGGI QUI). I due che hanno ottenuto più voti nella lista di Forza Italia nella Circoscrizione centro. Ma prima di arrivare davanti a un giudice ci sono altre frecce all'interno della faretra. L'avvocato Antonello Talerico (terzo più votato nella lista azzurra) assieme ai colleghi Anselmo Torchia e Jole Le Pera hanno inviato un'istanza alla Giunta per le elezioni del Consiglio regionale per far valere l'ineleggibilità nei confronti di Michele Comito.
Perché questa mossa? L'articolo 18 del regolamento di Palazzo Campanella stabilisce che "i Consiglieri eletti devono sottoscrivere presso la segreteria del Consiglio, entro la data della prima seduta Consiliare, una dichiarazione dalla quale risulti che essi non versano nelle condizioni previste dalla legge elettorale come cause di ineleggibilità". Invece, secondo la ricostruzione degli avvocati, il medico di Forza Italia appunto ricadrebbe in una delle cause di ineleggibilità che andavano rimosse prima della presentazione della candidatura. Comito è il direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza dell'Asp di Vibo Valentia: stando all'interpretazione estensiva degli avvocati ricoprirebbe un incarico di direzione nell'azienda sanitaria e con poteri di organizzazione e di coordinamento. Dunque, in presunta violazione della legge 154 del 1981, che resterebbe in vigore, nonostante successivi interventi legislativi, per i consiglieri regionali.
Ma nell'istanza con primo firmatario Antonello Talerico c'è anche di più. Comito avrebbe chiesto e poi ottenuto l'aspettativa da dirigente medico con delibera dell'Asp del 17 agosto. Tuttavia, l'8 settembre è comparsa una determina (la n. 88) a sua firma per liquidare prestazioni inerenti l'attività di contrasto all'emergenza Covid. "E' evidente che ciò comprova - si legge nell'istanza indirizzata alla Giunta per elezioni- non solo che non vi era stata alcuna nomina di alcun sostituto, ma che il dott. Comito con riferimento al ruolo di direttore del dipartimento non fosse andato in aspettativa o che comunque ne aveva violato i divieti di svolgimento di ogni tipo di attività nel periodo della campagna elettorale, con ciò palesandosi nitidamente la sua condizione di ineleggibilità". Insomma, la partita delle ineleggibilità è soltanto all'inizio e promette di essere lunga e logorante.
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