"La denuncia del Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho non può cadere nel vuoto".
E' quanto si legge in una nota stampa di Angelo Sposato, segretario Generale Cgil Calabria.
"“Certa politica non si vergogna più ad andare a braccetto con la 'ndrangheta” - prosegue la nota - è un tema ricorrente che oramai non è più solo un problema calabrese. Il tema di come combattere uno dei più grandi cartelli criminali che produce un fatturato di 20 mld di euro all’anno, che ha il controllo totale di pezzi di economia e lavoro, non è un problema solo del nostro Paese, ma come emerge dalle diverse inchieste a livello internazionale, è tema che il consiglio europeo farebbe bene a porsi subito, anche alla luce della preoccupante sentenza della corte europea sul carcere duro".
"Da anni, - conclude Sposato -. le procure distrettuali antimafia calabresi stanno sollecitando interventi normativi per coordinare le indagini a livello europeo, ma è evidente che, nè nei paesi membri, ma anche nel resto del nostro Paese non vi è ancora la consapevolezza della invasività criminale della ndrangheta e del pericolo, non solo per la nostra economia, ma anche per la libertà e la democrazia. La vicenda della Valle d’Aosta, purtroppo, indica chiaramente che siamo già oltre le infiltrazioni e molti fanno finta di non percepire il pericolo. Serve un’antimafia Europea, prima che sia troppo tardi".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736