La Regione passa alle maniere forti sui rifiuti: sterilizzata la delega ai comuni morosi degli Ato di Cosenza e di Reggio Calabria

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  07 ottobre 2019 19:57

Prima la diffida, ora la punizione. Il dipartimento regionale Ambiente e Territorio prende i primi provvedimenti contro i comuni ritardatari nel pagamento della quota di conferimento dei rifiuti agli impianti. Il pugno duro della Regione si abbatte contro gli enti locali che fanno parte degli ambiti territoriali ottimali (gli ATO, le associazioni dei comuni su base provinciale) di Reggio Calabria e Cosenza. Per i morosi scatta la sanzione dell’inefficacia della delega – che ricomprende il diritto di voto nell’assemblea dei sindaci- sulla gestione del servizio di trattamento dei rifiuti che viene di conseguenza assorbita dagli stessi ATO di riferimento. Si lascia comunque aperta una “finestrella”. Nel senso che «resta ferma l’inefficacia della presente comunicazione – si legge nel documento odierno- qualora i comuni inadempienti avessero versato il dovuto e questo per motivi vari non risulti ancora agli atti regionali». Lo scrupolo finale della Cittadella è legato al fatto che, in alcuni casi, le risultanze dei versamenti in alcuni casi possono slittare per semplici questioni burocratiche.

I FORTI RITARDI NEI PAGAMENTI DEGLI ATO DI COSENZA E DI REGGIO CALABRIA, LONTANI DALLA SOGLIA DELL’80%- Mentre l’Ato di Catanzaro, per bocca del presidente Sergio Abramo, annuncia con fierezza di aver raggiunto la soglia del 97,25% sull’80% dovuto (nella prima parte dell’anno) della rata regionale sul conferimento, gli altri sono parecchio indietro. Nell’Ato di Reggio Calabria, «alla data odierna, per come risulta dal controllo dei versamenti effettuati, gli Enti locali hanno corrisposto l’importo complessivo di 753.629,08 pari ad un esiguo 9% del dovuto. Troppo poco il miglioramento rispetto al dato di agosto, che era del 5,8% e comunque lontanissimo dall’obiettivo dell’80%. L’Ato di Cosenza ha invece globalmente corrisposto 1.196.471,49 euro pari al 13% del dovuto (era il 2,8% a fine agosto).  

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