La 'rettifica' della Dulbecco sul responsabile della prevenzione e protezione, ma resta l'affidamento esterno

E' ancora 'caldo' il fronte legato al servizio di prevenzione e protezione dell'Aou 'Renato Dulbecco' di Catanzaro. L'affidamento a un professionista esterno aveva provocato malumori fra alcuni dipendenti interni. Nella giornata successiva alla pubblicazione della notizia de La Nuova Calabria (LEGGI QUI), in cui si sottolineava che la legge quadro nazionale prevede nelle strutture di ricovero pubbliche e private con più di 50 lavoratori che il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) debba essere un dipendente interno, l'azienda ha rettificato quanto precedentemente deciso. 

Una rettifica più che altro testuale, dato viene fatto salvo l'affidamento all'esterno. Come? La Dulbecco rispolvera la nomina del RSPP dell'ex Pugliese-Ciaccio, risalente al 2020 (figura che quindi, in teoria, dovrebbe valere per l'azienda unica). Tuttavia, si ricorda la norma secondo cui (fermo restando il RSPP interno): "il datore di lavoro può avvalersi di persone esterne alla azienda in possesso delle conoscenze professionali necessarie, per integrare, ove occorra, l'azione di prevenzione e protezione del servizio". Ne consegue che il professionista esterno (che svolge attività presso i presidi del Policlinico e Villa Bianca) non è più il responsabile ma svolgerà un servizio esterno, come da codice degli appalti.

Non è chiarito come sia stato possibile per l'ex Aou Mater Domini aver avuto un RSPP esterno, dato che si è trattato di una prosecuzione del servizio in assenza di un dipendente interno indicato dall'azienda. Tralasciando il passato e "il refuso terminologico erroneamente impiegato", come si legge nella delibera di rettifica, è probabile che nei prossimi giorni sulla vicenda le acque restino agitate. (g.r.)

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