"La scuola deve essere un presidio di legalità ma anche di innovazione per promuovere percorsi di riscatto sociale e di promozione
culturale nei vari territori".
Il ministro all'Istruzione Lorenzo Fioramonti, convinto che occorre ripartire dalla formazione per cambiare il Paese, ha citato Pietro Calamandrei per ribadire come la scuola è "il cuore della società civile ed è più importante di altri organismi dello Stato".
Insieme al presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra ha partecipato a Polistena, alla manifestazione promossa dalla Questura di Reggio Calabria sui temi dei beni confiscati e del contrasto alla 'ndrangheta. Un'iniziativa che ha coinvolto gli studenti delle scuole superiori di Polistena e che si è svolta nel Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi, realizzato all'interno di un palazzo confiscato alle 'ndrine. Dopo una visita alla Cooperativa Valle del Marro, che gestisce terreni anch'essi confiscati alle famiglie di 'ndrangheta, Fioramonti ha ricordato come la scuola debba essere "un centro di promozione dello sviluppo sostenibile dei vari territori occupati dalle mafie".
Alla manifestazione, oltre al direttore della sede di Reggio Calabria dell'Agenzia per i beni Confiscati Massimo Nicolò, hanno partecipato il Procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza, il questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone, don Pino Demasi parroco di Polistena e referente territoriale di Libera ed il sindaco della città della Piana Michele Tripodi.
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