di GABRIELE RUBINO
La via d’uscita nel campo minato della sanità calabrese è stata trovata. Nel dipartimento regionale di Tutela della Salute è stato sottoscritto oggi l’accordo sul comparto (infermieri e Oss) fra le principali sigle sindacali, il commissario Cotticelli e il dg Antonio Belcastro (LEGGI QUI). Dall’interpretazione del verbale fornita dopo l’incontro si sarebbe trovata una sorta di via di mezzo, seppure temporanea, per andare incontro alle esigenze dei precari e quelle degli idonei delle graduatorie. I primi, quelli licenziati dal Pugliese-Ciaccio a partire dalla fine di agosto per il raggiungimento del limite massimo dei 48 mesi, dovrebbero cambiare sede di una decina di chilometri andando a lavorare nell’azienda ospedaliero universitaria Mater Domini.
I PRECARI DEL PUGLIESE VANNO ALLA MATER DOMINI- Nell’accordo si legge: “L’azienda ospedaliero universitaria Mater Domini coprirà i posti delle figure professionali di Infermieri ed Oss – già autorizzati con precedenti DCA, a tempo determinato e part time, e non ancora coperti- con contratto di lavoro a tempo determinato e part-time utilizzando la comune graduatoria dell’Azienda Ospedaliero universitaria Mater Domini e dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio”. La graduatoria è quella del concorso bandito a maggio del 2015, in cui figurano appunto i lavoratori a tempo determinato coinvolti nelle querelle delle ultime settimane. I precari comunque potranno restare soltanto fino a dicembre e con contratti part time. Il numero di quelli che saranno assorbiti dipendente a che percentuale di lavoro a tempo parziale. La speranza resta sempre la stessa, quella di un emendamento nella prossima Legge di Bilancio che deroghi alla Legge Madia che finora prevede la stabilizzazione per chi ha raggiunto i 36 mesi entro il 31 dicembre 2017. L’ideale sarebbe quello di “allungare” il termine al 31 dicembre 2019.
SALVI I CONCORSI DELLA MATER DOMINI, IL PUGLIESE COPRE IL BUCO CON ALTRI TEMPI DETERMINATI PESCANDO DALLE GRADUATORIE- Il Pugliese-Ciaccio, invece, sostituirà i precari attingendo dalle graduatorie valide. Le assunzioni, paradossalmente, saranno a tempo determinato. Per ora altri "precari". I numeri sono ancora da definire. Una prima stima si aggira sulla quarantina di unità per ciascun ospedale catanzarese. Per il momento sono salvi i concorsi di Oss e infermieri della Mater Domini contenenti la riserva (per gli interni), avviati ma mai espletati. Tant’è che il verbale prevede lo: “sblocco delle procedure concorsuali già bandite e non ancora definite ed espletate, che dovranno essere concluse entro il 30 giugno 2020”.
I FABBISOGNI ENTRO LA FINE DELL'ANNO- L’altro punto fondamentale dell’accordo, che poi è la vera questione sulle assunzioni nella sanità calabrese, è la definizione dei fabbisogni di ogni singola Asp e di ogni singola azienda ospedaliera con i tetti di spesa assegnati a ciascuna dalla struttura commissariale. Senza la copertura finanziaria non andrà tanto lontano. Il primo incontro tecnico sul tema è stato fissato per la prossima settimana. Sempre la prossima settimana dovrebbe esserci un altro incontro con le organizzazioni sindacali rappresentative dei tecnici e delle ostetriche per sottoscrivere un accordo stralcio sulla falsariga di quello di oggi.
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