La questione delle interdittive antimafia "rappresenta per noi un autentico pericolo per la libertà dell'impresa e per lo sviluppo economico dei territori. Occorre che ci sia un controllo molto più stretto e rigoroso ed efficace, più di quanto oggi la legge consenta, da parte dell'autorità giudiziaria, su atti della pubblica amministrazione, e quindi del Prefetto. Riguardano, in particolar modo, gli atti di Polizia, che paralizzano l'attività imprenditoriale, sulla base di semplici sospetti". Lo ha detto all'Ansa il presidente dell'Unione camere penali Gian Domenico Caiazza a margine di un convegno a Palmi sul tema "I binari della giustizia: quali garanzie?".
"Cercheremo di mettere al centro della nostra azione la prescrizione, le misure di prevenzione e, in generale, qualunque iniziativa legislativa giudiziaria e politica che metta in pericolo e in discussione il diritto di difesa dei cittadini", ha aggiunto Caiazza, sottolineando "l'importanza del confronto con la magistratura su queste tematiche, che per noi sono molto importanti".
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