Lamezia Terme, il caso della fermata autobus all’aeroporto: la segnalazione di un cittadino

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images Lamezia Terme, il caso della fermata autobus all’aeroporto: la segnalazione di un cittadino

  29 marzo 2025 19:00

di CARLO MIGNOLLI

“Si può capire bene che tutto questo, oltre ad essere un disservizio, è anche una pessima pubblicità per la nostra cara e amata terra”.

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È con queste parole che Fabio, nostro lettore, ha voluto segnalare una problematica che riguarda l’aeroporto di Lamezia Terme, snodo fondamentale per i collegamenti aerei della Calabria. Un disagio che, a suo dire, persiste da oltre due anni e che colpisce non solo i residenti, ma anche i turisti e tutti coloro che fanno scalo in questa importante infrastruttura.

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La questione sollevata, già segnalata dalla nostra redazione (LEGGI QUI), riguarda la vecchia area di fermata degli autobus di linea e turistici, un tempo situata proprio di fronte all’aeroporto. Oggi, quello spazio è stato trasformato in un parcheggio a pagamento: “Cosa già al quanto anomala visto già la presenza di numerose aree adibite al parcheggio autovetture a pagamento”, commenta il lettore, puntanto il dito contro questa scelta che ha notevolmente complicato la mobilità per i viaggiatori.

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Ma il vero problema, secondo Fabio, sta nella nuova collocazione della fermata degli autobus, situata a circa 50 metri dall’aeroporto. “Capendo bene che il trasporto di bagagli da e per l’aeroporto avviene con molta più scomodità”, afferma. Una soluzione non affatto pratica per chi viaggia con valigie pesanti o per chi ha difficoltà motorie.

Tuttavia, il disagio non si limita alla distanza. La mancanza di infrastrutture adeguate rende l’attesa un vero calvario: “La sosta delle persone, spesso anche di ore, avviene al centro di un piazzale enorme, senza una panchina, un appoggio, una tettoia per ripararsi dalle piogge stagionali, dal caldo e dal sole battente estivo”. Una condizione che diventa ancora più problematica per le categorie più vulnerabili, come famiglie con bambini, anziani e persone con patologie.

“Credo che basterebbe poco” - conclude Fabio - e comunque non per forza bisogna usufruire di un servizio per capire delle cose che vanno e di quelle che non”.

La sua segnalazione invita tutti a una riflessione: è accettabile che in un aeroporto internazionale, visti anche i recenti ottimi lavori di ammodernamento interno, si verifichino situazioni simili?

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