L'analisi dopo voto di Laratta: "La Calabria rischia di morire, bisogna investire su un nuovo modello economico e sociale"

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Locandina La tutela dei diritti della persona minorenne nella famiglia divisa
  28 gennaio 2020 12:37

«La Calabria rischia di morire, bisogna investire su un nuovo modello economico e sociale. Ci sono talenti, ricchezza, idee e tanta voglia di fare fra i calabresi. Ma manca un'idea di Calabria. Manca una classe dirigente vera”. Franco Laratta è intervenuto al convegno  a Cosenza dell’Associazione “FuturoPlurale”. 

 

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Poi l’analisi dura sulle ultime regionali ““In Calabria abbiamo perso tutti. Anche la destra che ha vinto, in realtà ha perso. Perché in una regione in cui oltre la metà degli elettori si rifiuta di votare, la sconfitta è di tutti. Non ammetterlo è una gravissima sottovalutazione della crisi della democrazia nella nostra terra". 

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 All’ analisi del voto ha partecipato un folto gruppo di giovani universitari. In tutti i partecipanti è apparsa chiara la consapevolezza di una regione in profonda crisi, che ogni 5 anni cambia governo e classe dirigente, che oggi avverte forti i segni di una profonda crisi per la mancanza di un futuro certo.  La parola paura, come spopolamento e disoccupazione, ha dominato la scena.

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 Franco Laratta è stato piuttosto duro nell'analisi politica relativa al centro sinistra: "La botta è stata dura, perchè il Pd nel corso degli anni si è polverizzato, è stato distrutto, è stato gestito da un gruppo dirigente miope e del tutto inadeguato. Sono passati inosservati gli allarmi che abbiamo lanciato negli anni. Ricordo quando due anni fa, in un incontro presso la federazione regionale Pd di Lamezia, proposi di azzerare tutto e di organizzare un congresso per tesi, abolendo il tesseramento e puntando su una nuova classe dirigente fatta tutta di giovani. Allora mi rispose un segretario provinciale e un ragazzo dei GD che sostenevano che non era possibile, e che il congresso si doveva basare sul tesseramento. Da allora non partecipai più ad alcuna riunione politica, perché era chiaro che nessuno voleva cambiare nulla".

 L'appello di tutti è stato rivolto ai calabresi: "Impegniamoci tutti, giovani e meno giovani, le associazioni, le persone libere. E' necessario lavorare insieme  per ricostruire un clima di fiducia nei calabresi, per fare proposte e lanciare idee al nuovo governo regionale, perchè la Calabria è fortemente a rischio, e non si vede nulla di buono all'orizzonte".

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