di CLAUDIA FISCILETTI
Oggi l'Anpi, nelle persone del presidente provinciale di Catanzaro Mario Vallone e Piero Caprari, ha consegnato un primo blocco di dispositivi illuminanti a Led all'Associazione “Il Cenacolo” di Maropati presieduta da Bartolo Mercuri che da anni si occupa dei migranti e degli ultimi.
La consegna è stata dettata dalla volontà da parte dell'Anpi di aiutare in qualche modo tutti quei migranti tra la Piana di Gioia Tauro, Rosarno, San Ferdinando che spesso vivono in condizioni disumane e, soprattutto, sono sottoposti a pericoli quotidiani quali gli spostamenti per raggiungere i luoghi del lavoro, a piedi o in bicicletta, su strade buie e senza manutenzione con incidenti gravi, qualche volta mortali. Proprio nel mese di dicembre, qualche giorno prima di Natale, Gassama Gora di 34 anni arrivato dal Mali in Calabria col sogno di una vita migliore ha trovato la morte travolto da un’auto sulla sua precaria bicicletta. "Avevamo in quell’occasione invitato le Istituzioni a porsi il problema di come illuminare quelle strade insidiose (LEGGI QUI)", afferma Mario Vallone che ricorda come "Siamo, in queste ore, nel pieno dell’indagine “Rasoterra” della Procura di Palmi che ha portato all’arresto di 9 persone per i reati – diventati ormai frequenti – di caporalato, sfruttamento, violenza ai danni di immigrati di origine subsahariana accampati in condizioni indicibili nella baraccopoli di San Ferdinando già chiusa nel mese di marzo 2019".
"Nell’attesa e con la speranza che qualcosa prima o poi migliorerà, come ANPI ci siamo posti il problema di cosa fare subito -ha spiegato Vallone-. Abbiamo contattato una azienda di impianti elettrici per chiedere la realizzazione di un piccolo dispositivo illuminante da attaccare alle biciclette. Ci rendiamo conto delle difficoltà che in questo momento stiamo vivendo a tutti i livelli a causa della pandemia. Non è possibile, però, lasciare indietro chi soffre di più e non ha voce per farsi sentire".
Infine, Vallone conclude: "In vari modi ci siamo occupati negli ultimi anni delle vicende che riguardano questo pezzo sofferente di umanità, non smetteremo di farlo neanche adesso. Un piccolo gesto il nostro che ci auguriamo possa salvare qualche vita a chi, scappando da guerre e carestie, percorre al buio le nostre strade mattina e sera per lavorare, certo non per trovare la morte nella nostra regione".
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