L'appello di Callipo e Stasi: "Il governo trovi le risorse per i comuni che hanno scelto la fusione"

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Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi
  13 settembre 2019 22:04

Il Governo Nazionale individui con urgenza i circa 31 milioni di euro necessari a rimpinguare, già per il 2019 in corso, il fondo per i comuni che hanno scelto ed attuato la fusione. La diminuzione di queste risorse equivale ad ipotecare, anche e soprattutto in Calabria, il sostegno importante a questi processi che sono invece virtuosi e da incoraggiare.

 È quanto dichiarano, congiuntamente, Gianluca Callipo Presidente di Anci Calabria ed Flavio Stasi Sindaco di Corigliano-Rossano (terza città della Calabria, istituita da circa 2 anni dalla fusione delle due originarie Città di Corigliano e di Rossano), chiedendo che venga riavviato il confronto sulla questione aperta e ripristinato, senza rinvii, già in questo anno, quanto previsto dalla legge sulle fusioni.

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Perché questo gap nella ripartizione delle risorse– scandiscono– a tutto e solo svantaggio di quelle autonomie locali che hanno scelto ed avviato un percorso virtuoso di unificazione burocratica ed istituzionale, non venga percepito come un passo indietro dello Stato, è necessario – continuano – che il nuovo Governo non perda adesso un attimo nella individuazione della soluzione, incrementando il fabbisogno rappresentato dal maggior numero dei comuni fusi.

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Una soluzione urgenteche – aggiungono il Presidente Anci Calabria ed il Primo Cittadino di Corigliano-Rossano – così come è stato già ribadito nei mesi scorsi anche in Anci nazionale va trovata e condivisa subito, pena la messa a rischio delle esperienze positive avviatesi in tanti territori del Paese con gravi ripercussioni su spese ed investimenti già pianificati.

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Come è stato già chiarito – concludono Callipo e Stasi – la soluzione auspicata, finalizzata a sostenere convintamente e nei fatti questa strada virtuosa per le autonomie locali, non soltanto non è impossibile ma risulterebbe ancor di più percorribile considerando che nei prossimi anni si andrà incontro ad un fisiologico turnover tra i primi comuni fusisi che saranno in uscita dalla fascia e dai termini previsti per il beneficio finanziario rispetto a quelli che invece che vi entreranno o che vi sono entrati da poco perché di recente fusione, come ad esempio Corigliano-Rossano.

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