Il segretario regionale dell'Anaao Assomed Filippo Maria Larussa parla dello stato di salute della sanità calabrese a margine del seminario organizzato dal sindacato dei medici a Cosenza, che ha visto la presenza del segretario nazionale dell'associazione Carlo Palermo. La situazione calabrese per Larussa è precaria, "uno sbando di risorse umane, oltretutto le organizzazioni non vengono nemmeno ascoltate". "I commissari - ha proseguito- si sono arroccati in un fortino di autoreferenzialità negando il confronto e persino l'ascolto dei rappresentanti sindacali dei dirigenti medici e sanitari".
"Il Decreto Calabria è stato l'aggravamento del già precario stato della sanità calabrese", essenzialmente ha spiegato Larussa perché il cambio ai vertici delle aziende non si è compiuto, eppure l'obiettivo era quello di un cambio radicale dalla testa degli enti del servizio sanitario regionale. Anzi, per paradosso, la condizione si è indebolita lasciando molte Asp e aziende ospedaliere in mano a "reggenti". "La Calabria non merita questo dilettantismo allo sbaraglio", ha aggiunto facendo riferimento alle modalità di conferimento di alcuni incarichi viste nelle ultime settimane. "Non basta l'onestà, ci vogliono competenze e capacità gestionali e manageriali, meglio ancora se maturate nel campo". Non lo ha nominato ma è anche un chiaro riferimento all'attuale commissario Saverio Cotticelli.
Larussa è poi sceso nel dettaglio criticando il mancato rinnovo o almeno l'attualizzazione della rete ospedaliera (risalente al 2016). "Come si fa ad immaginare un nuovo piano di assunzioni se prima non si ha idea di come riorganizzare la rete assistenziale pubblica e quella privata accreditata".
Sotto il video con l'intervista
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