Qualche giorno prima di Natale l'Asp di Cosenza ha stipulato una 'mega' transazione con la BFF Bank, uno dei più grossi factor in ambito sanitario d'Italia. Probabilmente si tratta, quantomeno per l'importo, di uno dei più pesanti accordi transattivi della storia del servizio sanitario calabrese. Infatti, vale la bellezza di 39 milioni di euro.
La transazione è conseguenza della circolarizzazione, la procedura voluta dalla struttura commissariale per accertare l'entità del debito di Asp e aziende ospedaliere calabresi. Nella relativa piattaforma, stando alla delibera firmata dal commissario Antonio Graziano risultavano inseriti a favore del factor crediti per circa 55 milioni (di cui quasi 44 per sorte capitale) e altri 35,8 milioni a titoli di accessori e spese. Dopo i pagamenti effettuati residuavano circa 15,5 milioni per sorte capitale, 9,9 milioni per 'note di debito' e sempre i 35,8 per accessori. La transazione da 39 milioni ha ragioni di convenienze per l'Ente pubblico? Secondo l'Asp di Cosenza sì, perché si sarebbero risparmiati 22,2 milioni di euro (pari al 41% degli interessi maturati e maturandi). Sperando che la tesi sia corretta, e soprattutto se la voce accessori non fosse sopravvalutata dal privato fin dall'origine, ci si deve accontentare di questo poiché con scritta a penna sulla delibera pubblica si dichiarava: "allegati da non pubblicare". Gli allegati contenevano sia la transazione, i vari atti giudiziali azionati (ormai esecutivi) dal privato e il resoconto della procedura di circolarizzazione.
In definitiva, l'Asp di Cosenza ha riconosciuto alla BFF Bank 13,6 milioni di fatture presenti in contabilità e 23,5 milioni per accessori. A questi si aggiungono 1,8 milioni per: "fatture non registrate oggetto di titoli esecutivi". Se gli allegati non sono pubblicati, quantomeno l'atto è stato trasmesso alla Corte dei Conti.
Sempre secondo l'Asp "la presente delibera non comporta un aggravio di spesa" poiché verranno utilizzate somme "già registrate negli anni di competenza" e altre iscritte nei vari Fondi rischi. Al di là dell'interpretazione contabile, in un modo o nell'altro paga sempre il pubblico. Si legge ancora nella delibera "eventuali somme corrisposte in relazione al suddetto accordo transattivo e non risultanti dovute, per qualsiasi titolo, saranno oggetto di restituzione da parte della BFF Bank". Però prima l'Asp di Cosenza paga.
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