L'Asp di Catanzaro revoca il bando per i 5 'esperti' sul debito: "Non consentiva di valutare i requisiti specifici"

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L'ingresso dell'Asp di Catanzaro e dell'ex Pugliese (dove c'è una parte rilevante di amministrativi della Dulbecco)

Revoca in autotutela proposta dalla direzione amministrativa. Le figure servono ad accertare il debito pregresso dell'azienda all'interno della complessiva ricognizione regionale

  14 ottobre 2022 19:05

di GABRIELE RUBINO

L'Asp di Catanzaro ha revocato in autotutela il concorso per l'assunzione dei cinque 'esperti' destinati alla ricognizione del debito pregresso. La decisione è stata assunta con una delibera firmata dal commissario straordinario Ilario Lazzaro, su proposta del direttore amministrativo Maria Mariani. 

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"Le evidenze documentali fanno emergere che - nei fatti - il bando di concorso non ha consentito - si legge nel provvedimento- la selezione di soggetti effettivamente esperti nelle attività a cui la selezione era finalizzata per cui sussisterebbero altresì ragioni di pubblico interesse che renderebbero inopportuna la prosecuzione dell’iter concorsuale che nell’impossibilità di accertare la comprovata e documentata esperienza di tutti i partecipanti non consente il reclutamento delle figure specializzate necessarie a perseguire l’interesse pubblico sotteso". E' la principale motivazione per cui l'Asp catanzarese ha preferito fare marcia indietro sulla selezione prevista dal Decreto Fisco-Lavoro e che assegnava la cinquina di esperti ad ogni azienda sanitaria provinciale e a ogni azienda ospedaliere della Calabria per accertare i debiti pregressi. Detto in altri termini, per come era impostato il bando, non si poteva accertare se i candidati avessero "esperienza nelle attività oggetto della selezione" e fossero "in possesso dei requisiti professionali specifici". L'Asp catanzarese in autonomia aveva pubblicato il bando a maggio e ne era uscita fuori una graduatoria provvisoria (con parecchi idonei) ad agosto. Poi i dubbi del responsabile del procedimento, la richiesta del parere all'ufficio legale da parte della direzione amministrativa e poi l'epilogo con la revoca del concorso. Nel mezzo ci sono stati parecchi tentennamenti dalla Regione, che poteva anche procedere con un reclutamento accentrato, e che alla fine ha lasciato fare alle singole aziende.

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Il reclutamento degli esperti per la ricognizione del debito non è un fatto così secondario. Era infatti una componente attiva nell'operazione azionata su scala regionale con l'avviso della Cittadella per l'avvio della circolarizzazione del debito degli enti del servizio sanitario calabrese (LEGGI QUI). Il tutto è, oltre alla manovra d'autunno sul personale, il grande obiettivo dei prossimi mesi del presidente e commissario Roberto Occhiuto, che in più circostanze ha annunciato che entro fine anno si conoscerà (finalmente) lo stock di debito pregresso della sanità calabrese.  

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