"Oggi volevano trasferirmi coi jihadisti. Al mio rifiuto hanno minacciato di usare la forza (...) Se poi il ministero deciderà che devo andare coi jihadisti mi ci porteranno con la forza". Sono parole di Cesare Battisti dal carcere di Rossano (Cosenza) in un audio registrato dai suoi familiari nel corso della telefonata 'settimanale' e da loro inviato al legale dell'ex terrorista dei Pac, Davide Steccanella. "Poi hanno deciso - dice ancora Battisti - di avvisare prima il ministero mandando una dichiarazione dove io ribadisco le minacce ricevute dall'Isis, da Al Qaeda nel 2004 e nel 2015, più il libro che ho in corso che tratta della Siria".
"Poi hanno deciso di avvisare prima il ministero mandando una dichiarazione dove io ribadisco le minacce ricevute dall'Isis, da Al Qaeda nel 2004 e nel 2015, più il libro che ho in corso che tratta della Siria etc.. - spiega Battisti nell'audio -. Loro dicono di aver fatto già ricerche in questo senso, ma non gli risulta niente. Intanto prenderò un altro rapporto disciplinare per rifiuto mentre loro devono aspettare quest'altra risposta dal ministero. Dicono - aggiunge ancora l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo - anche di avere il famoso parere favorevole dell'antiterrorismo che invece si dice non esiste. Pare che invece esista, dicono loro. Questo e tutto".
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