Si conclude con 4 condanne il filone crotonese del processo "Via col vento", l’indagine che ha messo a fuoco il business dell’eolico nei parchi di Amaroni, Cutro e San Biagio. Secondo l'accusa, ci sarebbe stata con l'ingerenza dei clan Mancuso, Anello e Trapasso nei milionari lavori degli impianti.
Ogni settore legato all’eolico – sostiene l’accusa – era controllato dai clan: dagli hotel al trasporto materiali, dal montaggio delle turbine alla costruzione di strade, dalle forniture alla vigilanza sui cantieri. Quando non poteva gestire gli affari direttamente, la criminalità avrebbe guadagnato con i subappalti. Senza contare le estorsioni imposte attraverso il sistema delle sovrafatturazioni e dei pagamenti di indennità. Un altro filone del processo (parco di Amaroni) è stato definito la settimana scorso al Tribunale di Catanzaro (LEGGI QUI).
Oggi invece il Tribunale di Crotone, competente per le vicende dei parchi eolici di San Biagio e Cutro, ha condannato Pantaleone Mancuso, alias "Scarpuni" (avvocato Francesco Calabrese e Francesco Sabatino) e Giovanni Trapasso (difeso dall'avvocato Francesco Severino e Pietro Pitari) condannati a 8 anni e sei mesi di reclusione, mentre Giuseppe Errico (avvocato Salvatore Iannone) e Riccardo Di Palma (difeso dall’avvocato Giovanni Spina) alla pena di 5 anni e 3 mesi.
Alcuni imputati sono stati assolti per 3 capi di imputazione. In particolare, per il capo 5 (per presunti episodi di concorrenza illecita per la costruzione del parco di San Biagio) sono stati assolti Di Palma, Trapasso ed Errico; per il capo 6 (per presunti episodi di concorrenza illecita per far ottenere i lavori ad una ditta a scapito di altri) ottiene l'assoluzione Trapasso; per il capo di imputazione 7 (illecita concorrenza per ottenere il controllo del parco eolico di Cutro) sono stati assolti tutti gli imputati.
I giudici Marco Bilotta (presidente), Elisa Marchetto e Federica Girardi depositeranno le motivazioni entro 90 giorni (ed.cor.)
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