L'editoriale. Per le candidature continua la commedia degli equivoci. 5Stelle: Aiello più vicino al "no"

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editoriale

  24 novembre 2019 23:06

di ENZO COSENTINO

La commedia degli equivoci nella politica calabrese continua. Gli attori non “strappano” applausi. Il pubblico, invece, li fischia. E fa bene!

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Il dramma è che non si salva nessuno, il marasma è generalizzato. I registi, forse, pensano che più si esasperano gli equivoci più si raccolgono consensi. Poveri illusi. La politica, chi più, chi meno, raccoglierà solo schiaffi in faccia (leggi: voti) il giorno del giudizio (il 26 gennaio). Candidature alla presidenza della Calabria in alto mare. In tutti gli schieramento entrano ed escono nomi. A Roma si tenta di forzare il muro che divide Pd e 5Stelle sulla ipotesi di un accordo anche nella regione Calabria. Ma in Calabria vi sono forti resistenze e soprattutto il popolo grillino, di prendersi a braccetto con i dem (di vecchia e nuova generazione) non vuol sentirne parlare. 5Stelle vuole correre da solo, vada come vada il risultato del voto. Ha in serbo il suo candidato – il professore universitario ed economista Aiello- che però ancora lascia i grillini con la suspense. Il docente Unical sta ultimando lo sfoglio della “margherita”: “accetto”, “non accetto”. E legge e rilegge le pesanti considerazioni sulla sua candidatura fatte dalla parlamentare calabrese Danila Nesci la quale rivolgendosi ai potenziali elettori grillini li ha invitati a reagire a tale candidatura non votandola, come –ha precisato- farà lei nel caso si concretizzi. Oggi la Nesci incontrerà il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, in occasione del suo veloce tour in Calabria. Tour che potrebbe slittare causa il maltempo e l’allerta proclamata dalla Protezione Civile.

Da indiscrezioni sembra che il professore Francesco Aiello sia per un “no” che potrebbe essere ufficializzato in giornata.  

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 Così come potrebbero avere fondamento le voci secondo le quali, con motivazioni politiche e non legate alla vicenda della sua offerta di candidarsi alla presidenza con il suo movimento, la Nesci potrebbe valutare un suo addio a 5Stelle. E si parla anche di una “lite politica” della parlamentare con il suo collega Paolo Parentela, coordinatore per le elezioni.  soltanto beghe interne su questioni di principio!

Questioni di principio anche nel Pd ogni giorno sollevate dalla forte corrente interna degli oliveriani. Mario Oliverio non retrocede di un millimetro e questo fa dannare i vertici romani del suo partito. Sino a quando Oliverio a tutti gli effetti statutari e di regolamento è un tesserato dem –dicono i suoi- deve essere rispettato. E il Pd ha –sostengono ancora- le mani legate per poter fare una scelta politica senza indire primarie. Per far saltare la candidatura dell’attuale governatore della Calabria dovrebbe ricorrere ad un candidato civico. Intanto nel vertice che vi sarebbe stato a Roma nessuna accenno al “caso” Calabria ma si è discusso solo di Emilia e Romagna (anche in questa regione si vota il 26 gennaio ma i candidati già sono stati scelti dagli schieramenti che saranno in campo). La Calabria dunque può attendere. Un atteggiamento che lascerebbe pensare che al Pd di vincere le elezioni per andare nuovamente al governo della regione importa relativamente. Quasi avesse, conti alla mano, la certezza che il 26 gennaio decreterà l’alternanza. Cioè una vittoria del centrodestra. Schieramento che vive comunque le stesse ansie degli altri partiti. Eppure la Calabria è una terra che avrebbe bisogno di un futuro prossimo fatto di programmi e certezze.

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