editoriale
23 settembre 2019 08:50di ENZO COSENTINO
Ben arrivato al “signore Autunno”. Quello politico, però in Calabria sarà certamente torrido. Saranno in tanti a restare scottati. L’appuntamento che attende partiti e movimenti di autentica vocazione civica e anche quelli che si camuffano come tali ma sono al servizio-mezzo o intero poco conta-dei potenti di turno, è importante. Tantissimo, per il futuro della Calabria i cui cittadini saranno quanto prima chiamati ad essere i protagonisti con il loro voto. Eleggere il governo della prossima legislatura dovrebbe essere un atto di responsabilità non solo politica ma civile. Però a fronte di questo richiamo etico e morale, purtroppo si ha una situazione che tanto etica e morale non è. Imperversa un moralismo di comodo. C’è per fortuna ancora un ampio margine per recuperare in Calabria storia politica, comportamenti onesti e coerenti, partecipazione delle nuove generazioni. E tanti altri elementi per una politica alta.
Che campagna elettorale dobbiamo, quindi, aspettarci?
Povera di contenuto ma con tanta polemica fra ex amici e nuove convivenze. Paroloni e parolacce. Alleanze a fusione ibrida, slogan. Ad oggi i termini delle situazioni sono quelli dei mesi passati ma ci si avvicina alla chiusura dei conti.
E tutti, indistintamente tutti, i partiti giocano di fioretto fanno finta di litigare ma nella sostanza vanno avanti con ipocrisie e menzogne. Anche fra di loro nell’ambito dello schieramento di appartenenza o di area. In realtà si tratta di tattiche finalizzate alle posizioni di potere.
Sembrava chiusa la partita nel centrodestra con la ufficializzazione da parte del coordinamento nazionale di FI del candidato alla presidenza della Calabria ( Mario Occhiuto) se, come è plausibile, questa regione spetti al partito di Berlusconi. Da Viterbo il comunicato ufficiale. Apriti cielo dall’Isola Tiberina strali e lezioni di educazione e di stile da parte di FdI. Bene l’assegnazione della Calabria a FI, ma discutiamone attorno ad un “tavolo”. E FdI ha già il nome del suo candidato: il deputato Wanda Ferro.
Perché quell’”anche”. Perché sempre liti e insofferenza vi sono nel centrosinistra e in particolare nel Pd in via di profonda spaccatura in Calabria per il “caso” Oliverio. Il 27 prossimo vi sarà al Comunale di Catanzaro una verifica che vale una conta degli oliveriani che con un documento politico lanceranno a norma di statuto del Partito formalizzeranno lo svolgimento delle primarie. L’altro Pd quello che non vuole Oliverio candidato è tutto concentrato a poter stipulare un accordo anche in Calabria con 5Stelle. In questo contesto assume rilevanza politica la venuta di Matteo Salvini in Calabria fissata per il 24 a Cosenza.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736