L'EDITORIALE. Senza una bussola credibile: calabresi preoccupati per il voto

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Nicola Zingaretti e Mario Oliverio

editoriale

  06 dicembre 2019 09:59

di ENZO COSENTINO

Sardine, gamberi, anguille. Pesci “nobili”? Dipende da come li si cucinano. Se però ci si abbuffa può esserci il rigetto. Stesso effetto che può fare – anzi fa- la politica vista in casa nostra. Con la giostra delle candidature alla presidenza della Calabria. Chi è senza peccati scagli la prima pietra. Nessuna pietra lanciata! I conflitti interni ai partiti e di conseguenza negli schieramenti tiene desta l’attenzione degli osservatori politici e la curiosità dei cittadini. Le maggiori criticità albergano nelle suite (tipo di camera d'albergo composta da più stanze) del Pd e del centrodestra dove si lavora per scongiurare divisioni e non alimentare ulteriori scissioni. Dovevano essere il partito e lo schieramento pronti ad una competizione sui programmi, sulle cose concrete da proporre agli elettori calabresi. Delusione profonda. Ripetiamo anche gli altri non scherzano in fatto di…scherzi a tutto danno di una regione che se non ingrana ed è costretta a vivere alla giornata è per colpa degli errori che in decenni i governi che l’hanno guidata (come una carriola: veicolo vecchio e malandato).

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Non si ritira alcuno di quanti hanno deciso di candidarsi alla presidenza della regione. Del resto, al punto in cui è arrivata la situazione perché Oliverio dovrebbe uscire di scena e mettersi in coda a sostenere Callipo che il Pd oggi presenta a tutti i calabresi come il candidato “civico” da sostenere impegnandosi a formare una lista (se non due) con il proprio simbolo per stargli accanto? E sarà oggi, nel suo tour calabrese, che Zingaretti incorona l’imprenditore. Dando implicitamente – sicuramente suo malgrado ma non di chi invece avrebbe lavorato per togliere di mezzo politicamente Oliverio- via libera all’attuale governatore a confermare la sua volontà di (ri)candidarsi per la guida della regione. In nome e per conto di una consistente formazione di partiti, movimenti di centrosinistra. E l’altra porzione di centrosinistra che farà?

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Soprattutto, e questo è il drammatico interrogativo, in quali mani andranno il futuro e le speranze dei calabresi?

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