Legacoop Calabria, come le Cooperative di comunità combattono lo spopolamento dei borghi

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  10 settembre 2019 17:39

“Più fiducia alle persone  e più valore ai territori. Le cooperative di comunità come modello di rigenerazione sociale ed economica”. Sono stati soprattutto questi gli argomenti che hanno animato l’incontro organizzato questa mattina dai dirigenti di Legacoop Calabria ed ospitato nella sala congressi della sede di via Fares, alla presenza di Paolo Scaramuccia, responsabile nazionale delle Cooperative di Comunità di Legacoop. Al presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, il compito di aprire i lavori.

«A giugno scorso, insieme a Coopfond, abbiamo promosso un bando per la costituzione di questo tipo di cooperative che interessano molto anche il nostro territorio. Le cooperative di comunità si basano su principi come  il coinvolgimento dei cittadini, di imprese e istituzionali, che svolgono attività economica per l’interesse generale della comunità. Un lavoro di sinergia finalizzato alla costruzione del benessere della comunità, ma anche per fare reddito. In Calabria abbiamo già sei esperienze, ma è importante diffondere questo modello perché la nostra Regione, in queste cooperative, potrebbe avere un grande volano di sviluppo economico e  sociale».

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Un modo, dunque, di recuperare l’identità dei territori, scongiurando o limitando il fenomeno dello spopolamento e del degrado abitativo. Una sorta di rivitalizzazione dei borghi, attraverso l’utilizzo dei beni comuni con il coinvolgimento dell’intera collettività. Importante la tipologia della cooperativa o la tipologia delle attività svolte, quanto piuttosto la finalità di valorizzare la comunità di riferimento. Si tratta di esperienze che coniugano le tematiche ed i valori della cittadinanza attiva, della sussidiarietà, della gestione dei beni comuni e della solidarietà. Ogni cooperativa è unica e inimitabile nel suo genere, per dimensioni, obiettivi e attività, perché diverse e uniche sono le peculiarità della comunità, diversi i bisogni e le modalità di risposta che affondando le proprie radici nella storia e nei modi di essere di quella specifica comunità».

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Al responsabile nazionale Paolo Scaramuccia, il compito di chiudere l’incontro. «Le cooperative di comunità – ha detto -  sono un’opportunità per quei cittadini che non intendono arrendersi al declino di alcuni territori, ma che non attendono nemmeno la risposta delle istituzioni o di altri soggetti che possano risolvere un problema, ma si mettono in gioco valorizzando la cittadinanza attiva non in una logica associativa o volontaristica ma secondo una logica di impresa. Per Legaccop le cooperative di opportunità sono uno strumento per valorizzare il territorio e le sue risorse, le conoscenze di quel territorio e la passione dei cittadini di quel territorio e tutto ciò che quei cittadini ritengono fondamentali per la ricchezza della comunità».

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