Di ANDREA DAGGIANO
Confcooperative, dell'Alleanza delle Cooperative (Legacoop, AGCI, Confcooperative) insieme a CGIL, CISL e UIL a confronto nel webinar organizzato da Legacoop Calabria su zoom, presentato dal coordinatore Maurizio De Luca molto fiducioso sul progetto Workes Buyout: "Il momento storico condiziona il mondo dell'imprenditoria e del lavoro soprattutto nella nostra regione. Le aziende sono costrette a chiudere per la pandemia e ci saranno molti posti di lavoro a rischio. - prosegue- Il Workes Buyout arriva in momento particolare per la nostra regione, sia dalla parte della politica con delle decisioni efficaci, noi mettiamo in campo le nostre esperienze, ai colleghi del sindacato chiediamo un'azione di sentinella su situazioni di crisi aziendali come
il mancato pagamento dei salari e i contratti di lavoro".
Si è parlato dei "Workes Buyout" un'azione di salvataggio dell'azienda, o di una sua parte, realizzata dai dipendenti che subentrano nella proprietà - che può diventare una delle strade da percorrere per affrontare situazioni di crisi aziendale, difficoltosi ricambi generazionali, situazioni legate al riutilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata.
Subentra l'assessore regionale alle Attività produttive della Regione Calabria, Fausto Orsomarso: "Le sigle delle centrali cooperative che ho incontrato, rispetto alle esigenze di una nuova legge, di non suddivisione delle risorse, di non fermarci per quanto riguarda il tema calabrese, ma di avere una prospettiva che possa nella sofferenza avere un motore nuovo e consapevolezza nuova. La Regione Calabria è in ritardo".
Le considerazioni del presidente di Confcooperative Calabria Camillo Nova: "Il movimento delle cooperative in Calabria non parla di tutti gli strumenti laddove servono. Dobbiamo parlare alle aziende e persone e dare loro gli strumenti prima della crisi, in termini operativi, le risorse sono sempre arrivate ma siamo stati impreparati a sfruttarle. Il Workes Buyout ha successo quando i lavoratori hanno competenze uniche".
Conclude il segretario generale della UIL Santo Biondo in accordo con Cgil e Cisl: "Le questioni sono importanti per la nostra regione, bisogna istituire un tavolo di monitoraggio, le aziende in crisi possono avere una ripresa se la regione investe. Ci devono essere due piani di intervento che possa favorire l'occupazione, una capacità di stimolare il tessuto produttivo della nostra regione, bisogna procedere con il blocco dei licenziamenti, il sistema non e pronto ad arginare una eventuale crisi -prosegue- come sindacato lo abbiamo chiesto a Draghi. - conclude Un secondo livello di intervento in Calabria è che debba dotarsi di un tavolo di politica industriale, regionale per creare una condizione della Calabria di maggiore competitività , è vero che c'è un tema mezzogiorno, ma bisogna rendere la regione competitiva.
Gli ospiti che hanno partecipato : Il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio; il responsabile regionale di Produzioni & Servizi Legacoop Calabria, Maurizio De Luca; Maurizio De Santis, esperto senior WBO Legacoop Nazionale; l'assessore regionale alle Attività produttive della Regione Calabria, Fausto Orsomarso; il segretario generale Cgil Calabria, Angelo Sposato; il segretario generale Cisl Calabria, Tonino Russo; il segretario generale Uil Calabria, Santo Biondo; Pietro Aiuola, presidente Next. All'incontro parteciperanno anche il presidente di Confcooperative Calabria Camillo Nova e di AGCI, Gennaro Raso.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736