L'intervista. Francesca D'Ambra (Psi) sull'elezione di Caruso a Cosenza: "Comincia una stagione nuova"

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images L'intervista. Francesca D'Ambra (Psi) sull'elezione di Caruso a Cosenza: "Comincia una stagione nuova"

  26 ottobre 2021 15:58

Francesca D'Ambra è la vicesegretaria nazionale del Partito socialista italiano. Trentasette anni, nata a Cosenza, è consigliera comunale di Malvito. 

Su proposta del Segretario Regionale del Psi, Luigi Incarnato, ad agosto del 2021 è stata messa a capo di un coordinamento regionale per affrontare le elezioni regionali e comunali, soprattutto di Cosenza. E il risultato è stato il migliore possibile nella città bruzia: il neo sindaco eletto, Franz Caruso, è espressione del Partito socialista. 

 A Cosenza Franz Caruso vince con un ampio consenso. Che cosa vuol dire per il Psi?

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Qualcuno ha parlato del ritorno dei socialisti. Una definizione che evoca suggestioni romantiche, a cominciare dal garofano che torna a fiorire nel giardino di Palazzo dei Bruzi. Ma, per la verità noi non ce ne siamo mai andati. I valori riformisti, socialdemocratici e progressisti non si possono cancellare. C’è stato un tempo che Cosenza era la città più socialista d’Italia. Un orgoglio dell’appartenenza che negli ultimi tempi era andato lentamente spegnendosi e che con Caruso, adesso, rivede la luce. Dopo Pino Iacino e Giacomo Mancini, l’onore tocca a Franz di rappresentare la storia e la tradizione del garofano alla guida di questa città. E naturalmente riportare sotto gli occhi di tutti quel mondo socialista, socialdemocratico, progressista, riformista, democratico e cattolico che si è unito intorno a Franz. Bisogna essere orgogliosi perché ancora una volta questa città ha dimostrato affetto, lungimiranza e voglia di cambiamento. Ma questa vittoria significa molto altro ancora”.

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Oltre Cosenza, il valore politico in Calabria

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“Comincia una stagione nuova, migliore, si chiude una fase caratterizzata da molte ombre e poche luci. Vogliamo avviare un percorso luminoso che, come ha detto Franz, possa riportare Cosenza città ad essere l’Atene della Calabria. Si dovrà investire molto in solidarietà, in cultura, in tutela della salute senza perdere mai di vista le opportunità per creare sviluppo e occupazione. Servono moderne opportunità di lavoro da mettere a disposizione dei nostri giovani per farli restare o addirittura ritornare”.

Mentre Caruso si avviava alla vittoria, Amalia Bruni perdeva a livello regionale. Uno a uno, per utilizzare termini sportivi.
Il centrosinistra che lettura può ricavarne?

“Aggiungo una riflessione, la vittoria di Franz Caruso a Cosenza e l’ingresso di Amalia Bruni in seno al Consiglio Regionale sono un punto di partenza e non uno di arrivo. Franz è la migliore espressione del Partito socialista e della tradizione riformista che qui a Cosenza parte da lontano e che vogliamo esportare in tutta la Calabria e perché no anche in Italia. Abbiamo dimostrato che quando il Centrosinistra è unito e si affida a candidati seri e perbene come appunto il nostro Caruso è possibile battere la Destra”.

Secondo lei, su cosa dovrà lavorare Amalia Bruni in Consiglio regionale?

“Il lavoro di Amalia Bruni comincia ora. Avrà il compito di guidare l’opposizione in Consiglio regionale e di preparare il terreno per una riscossa in Regione. E nessuno è in grado di farlo meglio di lei. Sgombrato il campo da tentativi velleitari e personalistici che hanno agevolato la Destra ora finalmente si può costruire una coalizione ancora più larga coinvolgendo associazioni, liberi cittadini, movimenti che si battono per il riscatto di questa terra. Amalia saprà aggregare tutti coloro che non si riconoscono in questa destra becera, distratta, disattenta e incompetente su molte questioni che riguardano la Calabria. Sono certa che con Amalia si chiuderà definitivamente la stagione dei litigi, delle incomprensioni e delle ripicche e si penserà a costruire per tempo quel campo largo, anzi larghissimo da mettere in campo per battere chi ora si appresta a governarci”.


Torniamo alla città bruzia. Il neosindaco di Cosenza prende in eredità 10 anni di giunta Occhiuto.

“Il caso Cosenza dimostra che con un progetto credibile e condiviso con un candidato serio e affidabile i risultati vengono. Cosenza veniva da dieci anni di amministrazione Occhiuto, un sistema chiuso per pochi intimi, dove l’attenzione era rivolta solo a pochi interessi mentre il resto dei cittadini arrancava e la città soffriva e indietreggiava. La sfida era quasi impossibile ma voglio ribadirlo, se le forze del Centrosinistra ascoltano i bisogni della gente, vivono nei territori senza arroccarsi in quelle che io definisco le torri d’avorio e danno vita a una politica buona, partecipata, messa in campo per risolvere i bisogni delle comunità, sarà possibile vincere contro chiunque”.

Formule politiche e credibilità dei progetti elettorali. Quanto sono esportabili?

Credo che le formule politiche debbano avere un valore ma resta fondamentale il progetto che è quello che conta. A Cosenza abbiamo offerto un progetto che ha prospettiva, seria e duratura. E se riusciremo a proporre un’idea come questa anche in altre città della nostra regione, tutta la Calabria cambierà, in meglio. Per Cosenza possiamo fare molto ma per farlo non dobbiamo mai perdere la capacità di ascoltare i cittadini. Che è quello che è mancato negli ultimi dieci anni, la voglia di ascoltare la gente. Il confronto continuo con i cittadini, i loro bisogni, i territori, il sapersi confrontare fanno la garanzia di non perdere mai il contatto con la realtà. E questo è fondamentale per i cittadini che vedono nel sindaco il portavoce delle loro istanze. A Cosenza Franz saprà dare risposte sull’acqua, sulla viabilità, sui rifiuti, sul decoro urbano. Sa quali sono i problemi rd è in grado di offrire le soluzioni”.

 

 




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