L'intervista. Wanda Ferro: "Massimo impegno per rappresentare le istanze dei calabresi"

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Wanda Ferro
  05 novembre 2022 20:30

di ENZO COSENTINO

L’on. Wanda Ferro sarà una della voci autorevoli nella compagine governativa nel suo ruolo di sottosegretario agli Interni ma soprattutto quale personalità politica che nella Regione, a prescindere dalla sua collocazione politico-ideologica ha un alto indice di gradimento. Per chi fa politica nel segno della coerenza, della trasparenza, dell’etica ogni incarico di grande responsabilità è un esame. La Calabria dunque si attende molto dalla parlamentare catanzarese. L’abbiamo intervistata.

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On.le Ferro, inizia per lei una nuova tappa del suo percorso politico con l’incarico governativo. Cosa si deve  aspettare la nostra regione dalla sua azione?

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“Io assicuro alla Calabria il massimo impegno e la volontà di rappresentare nel governo nazionale le istanze dei cittadini calabresi. Ma nessun risultato si raggiunge con il lavoro di un singolo, e la Calabria può contare questa volta su una squadra di parlamentari che hanno un forte legame con il territorio. Io credo che la nostra regione debba avere fiducia non solo nei suoi rappresentanti, ma in un governo che avrà grande attenzione per il Sud, come Giorgia Meloni ha già assicurato nelle sue dichiarazioni programmatiche, su temi decisivi, dagli investimenti per il recupero del gap infrastrutturale, dalle politiche per il lavoro contro la logica dell’assistenza, e ancora sul tema della lotta alla criminalità, fino all’idea di fare di questo territorio un grande hub per la produzione di energie rinnovabili.”

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Il contesto socio-economico calabrese nel quadro generale del Paese è uno dei più difficili con tanti problemi da affrontare. Il centrodestra a guida FdI come governerà i diversi aspetti, per una ripresa?

“Sicuramente la priorità è quella di  mitigare gli effetti dei rincari delle bollette e dell’aumento dei costi di carburanti e materie prime che pesano fortemente sui bilanci di famiglie e imprese. Appena ieri il Consiglio dei ministri ha recuperato 9,5 miliardi da utilizzare subito sul caro energia, e ha individuato con la Nadef 30 miliardi per il caro energia fino al 2023. Inoltre  abbiamo previsto un emendamento al decreto aiuti che consentirà  di riprendere alcune estrazioni di gas italiano, chiedendo ai nuovi concessionari di destinare da gennaio il 75 per cento del nuovo gas estratto alle aziende energivore ad un prezzo calmierato.  Il presidente Meloni è al lavoro anche a livello europeo e nei suoi incontri a Bruxelles ha discusso oltre alla necessità di porre un tetto al prezzo del gas, anche dell’ipotesi assicurare risorse finanziarie attraversi l’emissione di titoli di debito europei e la necessità di usare sul caro energia tutte le risorse esistenti, dal Repower Ue ai Fondi di coesione non utilizzati.”

Il centrodestra negli ultimi tempi è stato “chiacchierato” per le sue beghe interne. Ruggine che può essere smossa facilmente o rapporti veramente “indifferenti”?

Alcune frizioni sono fisiologiche nel momento in cui sono in corso trattative per la formazione di qualunque governo. Ma il centrodestra ha vinto le elezioni con un programma comune e la determinazione a realizzarlo. La rapidità con cui Giorgia Meloni ha dato vita al governo è la prova del senso di responsabilità di tutti i partiti della coalizione rispetto alla necessità di dare risposte ai bisogni dei cittadini e delle imprese nel pieno di una crisi economica durissima. Non c’è alcuna ruggine, piuttosto questo senso di responsabilità, la voglia di non tradire la fiducia dei cittadini, sono il lubrificante per il lavoro di un governo che si è gettato a capofitto su tutti i dossier più urgenti.

Legalità, come trasformarla in reale sicurezza per il cittadino?

“Da subito il governo ha voluto dare il segnale chiaro della volontà di assicurare in ogni ambito il rispetto delle regole. Penso al decreto sui rave che, nonostante le polemiche pretestuose, ha l’obiettivo di contrastare l’abusivismo e tutelare  il diritto dei giovani a divertirsi in piena sicurezza. I gestori di discoteche e di locali per organizzare un evento devono avere mille permessi, pagare tasse, rispettare norme sanitarie e di sicurezza: non si comprende per quale motivo si dovrebbero consentire eventi organizzati in proprietà occupate illegalmente, in spregio ad ogni norma di sicurezza, in cui viene consentito l’abuso di droga e la vendita di alcol ai minori. Forse si è dimenticato in fretta che il rave di Viterbo è costato la vita a due persone. Più in generale rispetto alla sicurezza del cittadino spero di dare un contributo nel mio ruolo di sottosegretario all’Interno, che sono felice di ricoprire perché in linea con il lavoro svolto in Parlamento nella scorsa legislatura a favore del comparto e con l’attenzione che penso di avere dedicato alle forze dell’ordine, a partire dagli interventi per il potenziamento degli organici e per il rafforzamento di mezzi e strutture sui territori.”

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