Il prezzo pagato per la prima visita privata presso lo studio veniva determinato applicando un ricorrente tariffario maggiorato in caso di intervento chirurgico e a seconda della tipologia. Le indagini condotte dagli investigatori nell'inchiesta che ha portato all'ordinanza cautelare applicativa degli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, Chiara Esposito su richiesta della Procura, nei confronti di Vincenzo Scorcia, 48 anni, di Catanzaro, e Maria Battaglia, 50 anni, di Catanzaro (12 gli indagati) hanno anche evidenziato come, in certi casi la scelta di sottoporsi all'intervento chirurgico veniva fatta mentre il paziente o i familiari versavano in uno stato psicologico fragile docente a tempo pieno e a tempo indeterminato. LEGGI QUI COME FUNZIONAVA IL SISTEMA
Vincenzo Scorcia docente presso l'Università Magna Graecia di Catanzaro - Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche attivato assistenzialmente in rapporto di esclusività preso l'azienda universitaria Dulbecco di Catanzaro quale direttore dell'Unita operativa Oculistica in qualche occasione avrebbe reso, così come si legge nelle carte, le prestazioni private durante periodi di malattia presso l'Azienda ospedaliera. E poi i gruppi su WhatsApp per discutere e fissare interventi ma soprattutto per consentire comunicazioni e aggiornamenti di pazienti privati da inserire nelle liste "irregolari" liste,
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