L'istituto internazionale Maritain si schiera a favore del Parco di Sibari come patrimonio Unesco

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  15 agosto 2020 15:10

“Con l’istituzione del Parco Archeologico di Sibari e l’inserimento nei grandi Progetti del Mibact di un ulteriore stanziamento di 3 milioni di euro per la messa in sicurezza, valorizzazione del sito è una rinnovata occasione che l’Alto Jonio avrà per far decollare un patrimonio non solo archeologico, ma anche storico artistico architettonico, vestigia dell’avvicendamento nei secoli di popoli e culture del bacino mediterraneo. Anche su questo significativo investimento si dovrà fare attenzione per evitare che anche il riproposto intervento statale non diventi infruttuoso come quelli fatti negli ultimi vent’anni al quale si aggiungeranno ulteriori risorse derivanti dalle misure compensative previste nel progetto di Ammodernamento del tratto della Statale 106 “Roseto Capo Spulico-Sibari”. 

L’Istituto Internazionale Jacques Maritain, anche nella sua qualità di Cattedra UNESCO Pace, sviluppo culturale e politiche culturali, si associa all’iniziativa delle comunità locali di proporre l’iscrizione di Sibari nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità che potrà seguire quella avvenuta nel 2015 per il Codex Purpureus Rossanensis iscritto dall’UNESCO nelle New inscriptions on the International Memory of the World Register.

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“Enotri, Greci, Romani, Bizantini Saraceni, Normanni e Angioini avvicendatisi nell’Alto Jonio hanno lasciato una eredità storco artistica culturale che spesso è stata poco valorizzata anche da chi doveva tutelarli”.  

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"In totale rottura con le precedenti gestioni dell’area archeologica si auspica che la scelta sulla guida del Parco possa essere il segnale di una totale rottura con il passato diventando espressione di affrancamento da ogni forma di condizionamento ambientale che sono alla base del mancato decollo negli ultimi decenni della Sibaritide. Costruire un rinnovato senso di partecipazione responsabile di questa comunità jonica resiliente sarà tra le attività scientifico formative che l’Istituto Internazionale Jacques Maritain organizzerà, in collaborazione con tutte le persone libere e forti presenti sul territorio, per formare “agenti resilienti per la rinascita morale, sociale ed economica dell’Alto Jonio”.

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A tal proposito l’Istituto Internazionale Jacques Maritain, nell’ambito anche della Cattedra Maritain Pace e dialogo tra le culture e le religioni del Mediterraneo istituita nel 2017 in Basilicata, intende promuovere in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, in particolare con il Comando Tutela del Patrimonio Culturale, un percorso formativo teso a educare cittadini liberi e responsabili alla tutela delle radici storiche e culturali, al dialogo collaborante nel presente e al rispetto per il futuro della comunità jonica.

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