L'Msi-Ft dice no a razzismo e violenza: "In Italia nessun allarme"

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Lorenzo Scarfone, Segretario Provinciale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore
  11 novembre 2019 16:49

L'Msi-Ft della Calabria, vota all'unanimità un documento politico dove si ripudia la violenza ed il razzismo. E dove si sottolinea che in Italia non esiste questo pericolo.

"Nelle ultime settimane tutti quanti noi abbiamo assistito ad una clamorosa campagna politica di un ben noto schieramento che ha potuto beneficiare della faziosa collaborazione operata dai maggiori mass media nazionali che hanno a piè sospinto dipinto l’Italia e gli italiani come un popolo di razzisti e violenti, in cui sono l’odio e l’intolleranza a farla da padrone nella vita quotidiana del paese".

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"Una parte politica che da tempo esce sconfitta in tutte le tornate elettorali di ogni ordine e grado, mancando di argomenti e temi che possano rilanciarne le sorti, opera sistematicamente una falsificazione della realtà, una demonizzazione dell’avversario politico con il risultato di aver esacerbato gli animi della politica italiana rendendo di fatto impossibile ogni confronto dialettico e ideologico. Tale livore aumenta quotidianamente e si moltiplica all’indomani di ogni nuova sconfitta elettorale".

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"Questo atteggiamento sta di fatto rendendo sempre più rovente il clima della politica italiana con atti di intimidazione che i militanti e simpatizzanti di queste forze, a loro dire democratiche, stanno rivolgendo ormai ogni giorno nei confronti di noti esponenti di movimenti nazionali fino a devastare sedi di tali partiti politici ed intimidire militanti durante banchetti informativi. Di tutto ciò c’è traccia continua sui media locali, quotidiani cittadini e regionali mentre tutto viene taciuto a livello nazionale. A parti inverse la situazione sarebbe ben differente".

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"Proprio a riprova di ciò durante la settimana appena passata l’incendio ad una presunta libreria romana frequentata da attivisti di centri sociali ha visto l’intervento di diversi esponenti della sinistra italiana accusare movimenti di destra e sovranisti dell’attentato, subito poche ore dopo il fatto e senza alcuna prova, con l’enorme e complice eco dei soliti media quando invece le indagini hanno immediatamente chiarito che la vicenda era legata al traffico di droga che vi si operava all’interno. Luoghi di perdizione e malaffare frequentati da avanzi di galera dipinti dai media nazionali come cenacoli di formazione culturale e di libertà".

"Sempre la scorsa settimana si è cercato tramite la deprecabile strumentalizzazione di una novantenne reduce dai campi di concentramento della seconda guerra mondiale di far istituire la cosiddetta “Commissione Boldrini” che per l’occasione, e per renderla utilizzabile dal punto di vista mediatico, ha assunto il titolo mediatico di “Commissione Segre”. Tale commissione ha il preciso scopo, celato dietro finti pericoli di antisemitismo, razzismo et similia, di limitare la libertà di pensiero, di colpire partiti, associazioni, liberi uomini che hanno l’ardire di esprimere idee diverse da quelle di tali forze (anti)democratiche e facinorose".

"Il “no” o l’astensione del voto alla commissione giunto dai partiti di centro destra ha fatto nuovamente gridare all’antisemitismo, al ritorno del fascismo e del nazismo in Italia: una mistificazione criminale della realtà".

"Tali false affermazioni infangano la nazione tutta e consentono ad altri paesi in passato, razzisti e colonialisti, disumani autori di veri e propri genocidi, di gettare discredito sul nostro paese".

"Non sono passate inosservate le dichiarazioni della presidente della Comunità ebraica di Roma, da sempre, come anche in questo caso, latitante di ogni minima forma di rispetto nei confronti delle istituzioni italiane, secondo cui gli ebrei in Italia oggi sarebbero in pericolo. Anche tale affermazione è totalmente prima di qualsiasi fondamento e lesiva dell’onore del nostro popolo non avendo mai avuto notizie da anni di una qualsiasi forma di violenza perpetuata ad un suo appartenente".

"A lei vorremmo ricordare le parole del fondatore di Israele Ben-Gurion: “Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba.” Dunque quando si parla di nazismo, razzismo e violenza la inviteremmo a guardare dentro casa sua".

"Ed ancora la ridicola “questione Balotelli” utilizzata per operare distrazione di massa ed accusare ancora gli italiani di razzismo in un paese in cui nel campionato di serie A il 59% degli atleti sono non italiani e vengono acclamati ogni domenica dalle proprie tifoserie! Alla faccia del razzismo!"

"Durante la stessa settimana l’opera di distrazione mediatica delle masse ha cosi distolto l’attenzione da temi ben più reali di tali fantasie ed importantissimi per alcuni asset strategici della produzione industriale italiana: dall’ILVA ad un passo dalla chiusura, all’ormai definitiva deitalianizzazione della FIAT, fino ad arrivare all’ormai pressoché certa acquisizione di Alitalia da parte di Lufhtansa. L’Italia rimarrà cosi senza una compagnia di bandiera".

"L’Italia è un paese solidale e accogliente, culla del mondo moderno e che, a differenza di molti altri paesi,  subisce fin troppo passivamente i comportamenti malavitosi e criminali di chi vi si trova entro i confini nazionali, con o senza diritto di stazionarvici".

"I fenomeni di discriminazione razziale in Italia sono pressoché inesistenti e se la percezione che i media ne danno è diversa ciò è dovuto al risalto mediatico e alle innumerevoli  fake news che essi stessi propagano quotidianamente come, ricorderete tutti, quella del lancio di uova ad un’atleta di colore lo scorso anno che infine, dopo settimane di caccia alle streghe, si rivelò essere la bravata del figlio di un consigliere del PD. Sempre loro guardacaso!"

"Alla luce di tutto ciò il Movimento Sociale Fiamma Tricolore ribadisce il proprio no al razzismo e alla violenza, fisica e verbale in politica, il rispetto di tutti gli uomini e donne del nostro pianeta, di ogni etnia ed orientamento religioso e respinge con sdegno le accuse rivolte all’Italia e al popolo italiano".

"Accuse prive di ogni fondamento e lesive dell’onore del nostro paese ed ancor più gravi in quanto provenienti da una parte politica che dice di voler combattere l’odio producendolo quotidianamente".

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