di CLAUDIA FISCILETTI
Proseguono gli incontri della rassegna promossa dalla Biblioteca comunale “De Nobili” di Catanzaro, “Parole, voci e suoni di Calabria”. Per il terzo incontro di novembre, la Sala Augusto Placanica della biblioteca, ha ospitato il dibattito su “Riabitare la Calabria. L’eco del ritorno”. Un tema caldo di cui si parla spesso, com’è stato sottolineato dall'operatore culturale e moderatrice dell’incontro, Stefania Fratto.
Lo spopolamento dei paesi, dei borghi caratteristici di Calabria, è una realtà che può essere cambiata? Ad esporre le loro riflessioni sull’argomento sono stati invitati Domenico Cersosimo, professore di Economia Applicata all’UNICAL, Rosario Chimirri, professore di Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica all’UNICAL, Daniela Rabia, giornalista e scrittrice, e Giovanni Soda, responsabile strategie aree interne della Regione Calabria.
Il professore Cersosimo ha incentrato il suo intervento su come la globalizzazione abbia radicalmente modificato l’assetto economico e sociale delle nazioni, facendo quindi aumentare le diseguaglianze soprattutto tra la zona centrale delle città e la zona più periferica. «Quando si è lontani dal centro è come se si fosse completamente estranei e si disconosce la parte centrale della città» spiega Cersosimo, e aggiunge come questo porti ad una rabbia dei singoli individui tra cui cresce la sfiducia nell’intervento pubblico.
Il professore Chimirri, poi, si concentra su come lo spopolamento dei borghi abbia come conseguenza anche la perdita delle consuetudini, delle peculiarità e della cultura degli stessi. Questo però, secondo il professore, si può risolvere tentando di far innamorare nuovamente le persone ai luoghi, con una sorta di rieducazione ai luoghi, puntando soprattutto sui più giovani, sui bambini.
A seguire, l’intervento di Giovanni Soda che fornisce cifre precise sul fenomeno dello spopolamento in Calabria. Sono, infatti, 323 i paesi calabresi classificati come emarginati, e tra di loro sono 124 ad aver perso il 10% della popolazione negli ultimi trent’anni. Una sfida, quella di ripopolare i paesi con investimenti e strategie europee, che secondo il dirigente nazionale Soda è molto difficile da vincere.
Infine ha preso la parola Daniela Rabia che ha scritto il libro “Le voci dell’eco”, pertinente all’argomento che è stato affrontato nel corso dell’incontro, con protagonista un giovane ragazzo dal nome Goy che non sa se rimanere nel suo paese in Calabria o se andare via per trasferirsi in qualche altra città del Nord. Il protagonista e l’emblema dei giovani che sognano di abbandonare la propria terra nella speranza di trovare opportunità migliori in altre città, ma rappresenta anche la vittoria di quelle sfide lanciate nella vita reale per ripopolare i borghi calabresi, in quanto decide di rimanere nel suo paese per dare inizio ad una sua attività imprenditoriale.
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