"Lockdown", il cortometraggio del calabrese Covello che racconta la solitudine durante la quarantena (VIDEO)

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images "Lockdown", il cortometraggio del calabrese Covello che racconta la solitudine durante la quarantena (VIDEO)
Arianna D'Alessandro ed Emanuele Covello in una scena di "Lockdown"

Il cortometraggio è stato interamente girato a Rende

  29 giugno 2020 15:27

di CLAUDIA FISCILETTI

La quarantena causata dal covid19 ha ispirato musicisti e registi che hanno descritto, attraverso la musica o le immagini, il dramma del lockdown. E “Lockdown” è proprio il titolo evocativo dato al cortometraggio di Emanuele Covello, 24enne di Cosenza.

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“La tematica che affronto nel cortometraggio è ben precisa e lancia un messaggio particolare. Mi auguro che chi lo guardi colga a pieno la sua essenza”, dice Emanuele Covello, laureato al DAMS e da sempre appassionato del mondo del cinema tanto da volerne far parte.

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“Lockdown” è stato girato a Rende, interamente in casa, fatta eccezione per un paio di scene che sono state girate all’esterno. Emanuele Covello ne è regista, montatore e attore principale. Per la sceneggiatura è stato coadiuvato Marco Roccia, che nel cortometraggio fa anche la comparsa. Gli altri attori che hanno preso parte al progetto, prodotto per M&M Films, sono Arianna D’Alessandro ed Eugenio Covello.

Il cortometraggio è frutto dell’idea di giovani calabresi, tutti intorno ai 24 anni, che hanno deciso di dimostrare che in Calabria c’è ancora qualcosa di bello da salvare e tutelare, nonostante le difficoltà che si possono incontrare specialmente nel mondo del cinema. “Non ci sono persone che ti lanciano, come invece può accadere in altre zone d’Italia. Ma noi crediamo nel Sud, in particolare crediamo nella Calabria e sappiamo che anche qui c’è un’importante cultura cinematografica”, afferma Emanuele Covello che, con i suoi compagni di viaggio ha anche creato altri progetti, poi conclude: “Il cortometraggio sarà proiettato al Museo del Presente di Rende, dal 9 luglio”.

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