"Garantire all’Istituto Regionale per le Antichità Calabresi Classiche e Bizantine (IRACEB) la piena e totale funzionalità ed operatività; ripristinare gli organi di autogoverno dell’Istituto, procedendo alla nomina dei componenti per arrivare, in tempi rapidi, alla sua riattivazione; stipulare con la città di Corigliano-Rossano, sede dell’Istituto, un apposito Protocollo di intesa e collaborazione, per assicurare locali adeguati e funzionali e supporto per la gestione; ripristinare l’apposito capitolo del Bilancio, così come previsto dalla Legge istitutiva, per consentire, attraverso l’erogazione di una somma, l’attuazione delle iniziative scientifiche e la fruizione dei suoi 4 mila volumi; affrontare l'annosa questione legata al fitto dei locali attualmente ospitanti la sede e la biblioteca dell'Istituto".
È quanto sollecitano il Sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi e l’assessore alla Città della Cultura e della Solidarietà Donatella Novellis alla Governatrice della Calabria Jole Santelli chiedendo interventi urgenti per arrivare ad una soluzione degna del prestigio e del valore intrinseco ed estrinseco rivestito dall'Istituto.
"L'Istituto Regionale per le Antichità Calabresi Classiche e Bizantine – si legge nella nota inviata alla Presidente Santelli – è un Istituto della Regione Calabria, costituito attraverso apposita legge del 1989, unitamente ad un apposito capitolo di bilancio, nato per la promozione e la valorizzazione della conoscenza del patrimonio storico, artistico e culturale della regione. Si è reso protagonista negli anni di studi (con proprie pubblicazioni) sulla storia della civiltà della Calabria in tutti i suoi aspetti, dall’età Preistorica al Medioevo; dell'organizzazione di convegni e seminari di studio; dell'attuazione di azioni culturali rilevanti (scavi archeologici, digitalizzazione archivi, corsi di formazione, premi); ha dato vita ad una biblioteca specializzata e ad una banca dati sui Beni Culturali della regione; ha promosso collaborazioni importanti con associazioni, enti, studiosi nazionali ed internazionali; ha fornito supporto agli Enti locali nella salvaguardia e nella valorizzazione dei Beni culturali, anche esprimendo pareri alla Regione sugli atti di programmazione di sua competenza. Nel corso degli anni l’IRACEB ha contributo a valorizzare la storia della Calabria, attraverso gli studi e le pubblicazioni che affrontano tematiche rilevanti legate al popolamento antico della regione dall’età Preistorica e Protostorica, passando per la fase coloniale ed italica, romana, fino all’età Medievale e Bizantina".
Il compito di programmare tali attività spetta ad un Consiglio Direttivo, composto per legge, oltre che da quattro docenti delle Università calabresi di aree disciplinari pertinenti (storia, archeologia, storia dell’arte, pianificazione territoriale, restauro), da due rappresentanti della Regione Calabria e due del Comune di Rossano, integrabili con altri quattro studiosi della realtà regionale, italiani e stranieri. Non sono state mai decretate né l’abrogazione dell’Istituto né di particolari articoli della Legge istitutiva (n.6/1989), tuttora vigente. Di fatto, però, l’Istituto non è operante, non dispone di proprie risorse finanziarie né di personale amministrativo.
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