"Ringrazio veramente tutti per l'affetto dimostratomi. Sono testimonianze che mi riempiono d'orgoglio e che in qualche modo mi aiutano a superare le amarezze per la vicenda che mi riguarda e che ha dell'inverosimile". Così l'ex sindaco di Riace, Domenico Lucano, ha commentato, in un'intervista alla Tgr della Calabria, la petizione lanciata dal "Comitato 11 giugno" per consentirgli di tornare a Riace per assistere il padre 93enne gravemente malato.
I promotori della petizione si sono appellati, in questo senso, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La petizione ha registrato, al momento, più di 32 mila adesioni. Oggi Lucano si è recato in visita dal padre, che è ricoverato nell'ospedale di Catanzaro, ma il suo desiderio è quello di assistere il genitore a Riace dopo che sarà dimesso dall'ospedale. Proposito che non può realizzare a causa del divieto di dimora emesso dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria come misura alternativa agli arresti domiciliari cui era stato sottoposto nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Locri sui presunti illeciti nella gestione dell'accoglienza dei migranti a Riace.
"Non voglio utilizzare, comunque, la situazione che riguarda mio padre - ha aggiunto Lucano - per chiedere la revoca della misura cautelare emessa nei miei confronti. Io voglio che l'eventuale revoca avvenga per un fatto di giustizia e non di pietà o di commiserazione".
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