Lucciole e Lanterne, Dolce risponde al Gip: "Mai ricevuto soldi da nessuno"

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Anche l'odontotecnico, Antonio Fratto, ha rigettato le accuse

  18 marzo 2020 15:56

Bruno Dolce, 54 anni di Catanzaro, si difende davanti al Giudice dell'indagine preliminare Teresa Guerrieri. L'uomo, difeso dall'avvocato Antonio Ludovico, ha riferito di non conoscere le donne, ad eccezione di una di quelle indicate nel capo d'imputazione che lo accusa del reato di sfruttamento della prostituzione. 

E soprattutto, Dolce sottolinea di non aver preteso soldi da nessuno. 

Si è sviluppato così l'interrogatorio di garanzia nei confronti di Dolce, indagato e finito all'obbligo di dimora dalla settimana scorso, quando il Gip di Catanzaro, su richiesta della Procura, applica 11 misure cautelari nell'ambito dell'operazione definita "Lucciole e Lanterne"(LEGGI QUI). 

A rispondere alle domande anche l'odontotecnico Antonio Fratto, difeso da Domenico Cortese, che ha provato a chiarire la sua posizione, rigettando le accuse. 

A comparire oggi davanti al gip anche Giovanni De Santis, difeso da Vittorio Ranieri, che però ha optato per scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere. 

Stessa decisione per il poliziotto Francesco Bagnato che è rimasto in silenzio davanti al giudice (LEGGI QUI)



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