di EMMA LUDOVICA CORBELLI
Sabato scorso, 30 settembre, sono stata allo stadio “Arechi” di Salerno, ad assistere all’incontro tra la Salernitana e la squadra nerazzurra. E’ stata, per me un’ esperienza ineffabile , un’emozione unica, vedere da vicino i campioni della mia squadra del cuore. Ammirare la scenografia meravigliosa e coinvolgente, prima e durante tutta la partita, dei tifosi della Curva della Salernitana, che nonostante l’inizio non positivo della loro squadra del cuore, non hanno mai smesso di incitarla. Così come mi ha emozionato vedere i supporter interisti, raggruppati nella curva riservata agli ospiti, che nonostante fossero di un numero molto inferiore rispetto ai tifosi di casa, non si sono mai lasciati sopraffare e hanno risposto colpo su colpo ai rivali salernitani. Mi ha sconcertato lo scambio di frasi colorite tra le due tifoserie.
Ma questo, se confinato nell’ambito della civiltà e rispetto reciproco, non inficia minimamente la bellezza del calcio. Tutto fa parte dello spettacolo. Non solo quei 22 calciatori in campo a contendersi la palla, a cercare la giocata(o la parata) e magari il goal. Sabato scorso ho scoperto un mondo diverso che sino a quel momento avevo solo visto in tv e immaginato. Ma quel contatto diretto con la gente, con quello stadio strapieno e la vicinanza a quei calciatori, tanti di loro dei campioni, mi ha coinvolta emotivamente. Mi sono lasciata coinvolgere e trascinare dal tifo, dai cori della “mia” curva, da quei giocatori che si affrontano in campo inseguendo un goal. E in quei momenti non c’è stato altro pensiero se non quello di incitare i miei beniamini, aspettare il gol, la prodezza di Lautaro, di Thuram, di Barella o di qualche altro campione. E nell’Inter sono tanti i fuoriclasse che fanno sognare. E quella sera di fine settembre tutti i tifosi aspettavano che accadesse qualcosa.
Dopo un primo tempo concluso a reti inviolate, a lungo speravamo che nella ripresa sarebbe brillata nel cielo di Salerno qualche stella. E allora tutti a invocare e applaudire il calciatore più famoso dell’Inter, il capitano Lautaro Martinez, mentre a bordo campo iniziava, insieme ad altri suoi compagni, a riscaldarsi, pronto per entrare in campo. Era lui la speranza per rovesciare quel risultato e portare l’Inter alla vittoria. E lui, "il toro", com’è soprannominato, non tradisce le attese e compie un autentico miracolo calcistico, un’impresa destinata a restare negli almanacchi del calcio. Segna, in un solo tempo, entrando dalla panchina, ben 4 gol, regalando all’Inter una vittoria importante e una serata magica. Entra e subito fa un goal, con un tocco splendido. Pochi minuti e raddoppia con un tiro forte e preciso. Ma non è finita. Arriva anche il rigore e il quarto goal di precisione. Lautaro, con i suoi bellissimi goal a raffica, illumina di nerazzurro il cielo di Salerno. E’ un’apoteosi per i tifosi nerazzurri. Il "toro" va a fine partita sotto la loro curva per idealmente abbracciarli. Guardo mio fratello, Francesco, tifosissimo dell'Inter, che è accanto a me sugli spalti, e nei suoi occhi traspare tutta la sua felicità per questa serata indimenticabile.
Finisce così la mia serata all’Arechi di Salerno. Quel sabato ho apprezzato lo spettacolo del calcio e dei suoi campioni. Mi auguro di poter rivivere questa emozione molto presto, anche in qualche stadio della nostra regione. Spero che il Cosenza, la squadra della nostra città che gioca in Serie B con ottimi risultati, possa farci già dal prossimo campionato questo bellissimo regalo. Così come auspico possa fare il Catanzaro, l’altra squadra calabrese che milita nel campionato Cadetto. Sono convinta che in questa stagione si possa regalare alla Calabria questo sogno di vedere i campioni anche nei nostri stadi.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736