Nell’ambito delle attività di contrasto ai reati di violenza domestica poste in essere dai Carabinieri del Comando Compagnia di Rende (CS), sono diversi i provvedimenti eseguiti, emessi dall’Autorità Giudiziaria di Cosenza in accoglimento delle richieste avanzate dalla locale Procura della Repubblica a seguito di attività investigative esperite dai militari dell’Arma.
Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati che gli stessi sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
I Carabinieri di Lattarico (CS) in ottemperanza all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, hanno tratto in arresto C.M., 40 anni, indagato per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. L’uomo era stato già destinatario, nel 2021, della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare per i maltrattamenti indirizzati verso la moglie e, peraltro, era stato anche tratto in arresto per la violazione della misura applicatagli. Le investigazioni dei militari dell’Arma hanno consentito di ricostruire la condotta posta in essere dall’arrestato, di sopraffazione sistematica tale da rendere particolarmente dolorosa la convivenza. Infatti, lo stato di alcol-dipendenza dell’uomo fa emergere un vissuto difficile in cui è palese la sofferenza quotidiana, l’umiliazione, la privazione di una dimensione di tranquillità cui è sottoposta la moglie, donna fisicamente fragile, gravemente malata e invalida, dalle cui minacce è fortemente condizionata. L’uomo adoperava condotte violente innescate da futili motivi, afferrandola per i capelli e trascinandola a terra, colpendola con pugni e schiaffi su tutto il corpo. Per impedirle di uscire l’uomo aveva venduto l’auto della donna ricattandola e minacciandola di dar fuoco alla casa qualora avesse pensato di lasciarlo.
Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari presso l’abitazione di altri familiari.
Anche a Bisignano (CS), i Carabinieri del locale Comando Stazione, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di M.M., 39 anni, indagato per maltrattamenti nei confronti della madre convivente, la quale era sottoposta a sistematiche ed insistenti richieste di denaro, in occasione delle quali veniva minacciata dal figlio di bruciarle la casa. Una condotta posta in essere dall’uomo consistita in ripetute offese verbali, minacce, aggressioni fisiche, limitazioni in varie forme della libertà di autodeterminazione della madre, protrattesi senza soluzione di continuità per i lunghi anni di convivenza da quando la donna era rimasta vedova. Nell’ultimo grave episodio verificatosi all’inizio di gennaio, i Carabinieri di Bisignano trovavano l’anziana signora in mezzo alla strada, in lacrime ed infreddolita, chiedendo loro di aiutarla poiché il figlio voleva ammazzarla se non gli avesse consegnato del denaro, cacciandola fuori di casa senza nemmeno un giubbino per farla morire di freddo. In effetti il figlio uscito dall’abitazione, continuava ad inveire e minacciare la madre anche alla presenza dei militari dell’Armai quali fermavano l’indagato in procinto di aggredirla fisicamente. Solo grazie al loro intervento si evitavano conseguenze peggiori. I militari infatti dopo aver allontanato l’uomo prestavano soccorso alla donna che veniva trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Acri.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cosenza.
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