Mancati inviti e nuove maggioranze, i temporali estivi al Comune di Catanzaro

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Palazzo De Nobili
  14 luglio 2019 18:21

Quando si crea un imbuto, la soluzione più spartana è un forellino fatto dall’esterno. Giusto per decongestionare. Grossomodo l’effetto delle dichiarazioni di oggi del leader di Fare per Catanzaro Sergio Costanzo (leggi qui), che ha infilato uno spillo nel palloncino -pronto ad esplodere- del centrodestra. Senza troppi infingimenti, uno dei più influenti consiglieri della minoranza nell’assise municipale del Comune di Catanzaro ha fatto capire, per la prima volta in pubblico, che in caso di smottamenti nella maggioranza il suo gruppo (tre consiglieri in tutto) sarebbe anche disposto a deporre l’ascia da guerra. Non osteggerebbe né la formazione di nuovi equilibri in Consiglio e né la trasformazione dell’esecutivo in una giunta tecnica o, come la chiama Costanzo, “di salute pubblica”.

LO SCENARIO SENZA FI IN MAGGIORANZA- Il primo destinatario del messaggio è il sindaco Sergio Abramo, e il suo gruppo. L’invito rivolto al primo cittadino è di archiviare l’usurato rapporto con Domenico Tallini, coordinatore provinciale di Forza Italia e principale stratega della politica catanzarese. Come? Stringendo un patto di ferro con i già alleati di Catanzaro da Vivere (dei neo-totiani Aiello ed Esposito) e puntando sul gruppo misto (che nelle prossime settimane potrebbe diventare il più numeroso in Consiglio) e sulla non ostilità di pezzi dell’opposizione. Che si sia arrivati al punto di non ritorno fra le diverse anime dell’attuale maggioranza è ancora presto per dirlo, di certo la fotografia dello scenario con FI “ortodossa” fuori dai giochi è stata già vagliata a Palazzo De Nobili, da “attivare” qualora la crisi politica fosse conclamata. Abramo potrebbe offrire cinque assessorati, oggi in mano agli azzurri.

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ABRAMO “NON INVITATO” AL COORDINAMENTO PROVINCIALE- In questa lunga guerra di logoramento anche la forma conta. Due giorni fa, nella sede forzista di via Lucrezia della Valle (leggi qui), alla riunione del coordinamento provinciale non c’era Sergio Abramo. «Non c’era perché non invitato», fanno notare dal gruppo vicino al sindaco. Eppure, fino a prova contraria, il presidente della Provincia e sindaco del capoluogo è di Forza Italia ed ha preso parte in passato alle riunioni del coordinamento regionale. Anche questi sono segnali come ormai più si avvicinano le scelte sulle Regionali e più si radicalizzano i comportamenti dei tre blocchi della maggioranza: la FI “ortodossa” di Tallini e Parente, quella dei neo-totiani di Catanzaro da Vivere e quella che sta in mezzo che fa riferimento al sindaco. In vista delle Regionali, i primi puntano su Occhiuto, i secondi sono assolutamente contrari al sindaco di Cosenza e Abramo, ancora, coltiva ambizioni personali. Ciascuno dei leader sta giocando la sua personale partita. Il punto è che si stanno accorgendo di indossare maglie diverse.   

g.r.

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